Decisivo un raid israeliano

Chi era Jamila al Shanti, la prima donna ai vertici di Hamas uccisa in un raid israeliano

Esteri - di Carmine Di Niro

19 Ottobre 2023 alle 15:51 - Ultimo agg. 19 Ottobre 2023 alle 15:53

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Chi era Jamila al Shanti, la prima donna ai vertici di Hamas uccisa in un raid israeliano

La sua morte non è stata confermata in via ufficiale dall’esercito o dal governo israeliano, ma a Gerusalemme i media non hanno dubbi: durante un raid dell’aviazione sulla Striscia di Gaza è stata uccisa Jamila al Shanti, unica donna nel consiglio esecutivo di Hamas, il Politburo composto da 15 membri e che detta la linea “politica” dell’organizzazione.

Jamila al Shanti, 68 anni, è anche nota per essere la vedova di Hamas Abdel Aziz Al-Rantisi, il co-fondatore di Hamas ucciso in un raid israeliano nel 2004. Abdel-Aziz al-Rantissi, ex pediatra, fu ucciso quando aveva 56 anni e guidava Hamas da appena 25 giorni, dopo aver raccolto l’eredità dello sceicco Ahmed Yassin ucciso il 23 marzo dello stesso anno.

Tre anni prima la moglie era entrata nel consiglio esecutivo del gruppo e aveva fondato anche il movimento femminile di Hamas: questa mattina al Shanti sarebbe rimasta vittima di un raid dell’aviazione anche se, come riferisce il Times of Israel, non vengono forniti dettagli sul luogo in cui sarebbe avvenuto.

La vedova di Abdel Aziz Al-Rantisi si aggiunge agli altri tre elementi di spicco di Hamas uccisi durante l’offensiva di Israele seguita all’attacco terroristica compiuto dai miliziani palestinesi lo scorso sabato 7 ottobre: nell’elenco ci sono Zakaria Abu Ammar, responsabile del Dipartimento relazioni nazionali, Jawad Abu Shamala e Osama al Mazini.

Al momento nelle gerarchie di Hamas il potere è detenuto di fatto da tre uomini: il capo di fatto di Hamas è dal 2017 Ismail Haniyeh, a lungo dirigente dell’ala politica del gruppo ed ex strettissimo collaboratore del fondatore Ahmed Yassin.

Ma rivestono incarichi e detengono un potere rilevante anche altri due “dirigenti”: uno è Yahya Sinwar, di fatto il leader di Hamas nella Striscia di Gaza. È lui, dal 2017, a comandare le operazioni del movimento nel territorio governato dal partito, anche primo ministro di Gaza e i ministri fanno capo a Sinwar.

La sua storia sembra quella di un film: nel 1989 venne arrestato con l’accusa di avere rapito e ucciso due soldati israeliani e quattro palestinesi che considerava dei collaboratori di Israele. Sinwar rimase nelle carceri israeliane per 22 anni fino al suo rilascio, assieme altri mille membri di Hamas, nello scambio di prigionieri deciso nell’ottobre 2011 con cui Israele ottenne la liberazione di Gilad Shalit, soldato dello Stato ebraico rimasto nelle mani di Hamas per cinque anni a Gaza.

Quindi il terzo esponente di spicco di Hamas, ovvero il capo dell’ala militare Mohammed Deif: è lui, leader delle Brigate al Qassam, ad avere organizzato l’attacco di sabato 7 ottobre costato la vita a centinaia di israeliani.

19 Ottobre 2023

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