Il conflitto Israele-Palestina

Se non volete che Israele si difenda dai terroristi, volete che Gaza resti il bunker di Hamas

Va chiarito se va tutelato il diritto della popolazione civile di Gaza, o il diritto dei terroristi di fare di Gaza il proprio bunker.

Editoriali - di Iuri Maria Prado

14 Ottobre 2023 alle 19:03

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Se non volete che Israele si difenda dai terroristi, volete che Gaza resti il bunker di Hamas

Però bisogna mettersi d’accordo. Bisogna capire se si chiede a Israele di non bombardare Gaza in modo indiscriminato, o se invece si pretende che Israele risponda ai massacri dei giorni scorsi presentando al fronte terrorista la bandiera arcobaleno, o magari la bandiera bianca.

Bisogna capire se si chiede a Israele di impegnarsi in un momento di resipiscenza, e cioè di comprendere che dopotutto quei massacri se li è cercati, se non meritati senz’altro, o se invece si riconosce a Israele il diritto di usare tutta la forza necessaria per eliminare le organizzazioni terroristiche che vogliono distruggere lo Stato degli ebrei e sterminarne gli abitanti. Bisogna capire se si tratta di chiedere a Israele di non togliere l’acqua e il cibo a Gaza perché questo significa assetare e affamare i civili innocenti, o se invece quella richiesta umanitaria si rivolge anche in favore di chi, dopo aver fatto pulizia nel Kibbutz imperialista e sfondato il cranio dei neonati sionisti, avrà pure il diritto di ristorarsi e di non essere lasciato senz’acqua e senza cibo dopo tante fatiche.

Su tutto questo bisognerebbe essere chiarissimi, mentre quel che si vede diffusamente è tutt’altro. E attenzione. Va benissimo (si fa per dire) sostenere che Israele, a causa delle violazioni di cui si rende responsabile, ha perduto qualsiasi diritto (semmai lo ha avuto) di neutralizzare chi fa esplodere gli autobus a Gerusalemme o, come l’altro giorno, stermina i ragazzi partecipanti al rave espansionista: ma bisogna sostenerlo apertamente, dirlo chiaramente.

Va benissimo (si fa sempre per dire) argomentare che la colpa israeliana destituisce il diritto di Israele di difendersi, anche il diritto di difendersi dai terroristi: ma bisogna argomentarlo senza infingimenti, senza il ricorso all’ipocrita gincana in cui troppi si stanno esercitando da sabato scorso. E cioè da quando, per l’ennesima volta, ma questa volta sulla scena del pogrom in terra israeliana, ha fatto irruzione l’eterna alternativa: se avere giustizia in quella regione significhi coltivarvi democrazia e diritto, o se significhi invece estirparne la presenza ebraica.

Negare a Israele il diritto di difendersi dai terroristi rinvia alla seconda soluzione. E – ciò che è più grave – spinge gli oltranzisti di Israele a reclamare violenza indiscriminata contro la parte da cui viene violenza indiscriminata nei confronti degli israeliani. Va chiarito se va tutelato il diritto della popolazione civile di Gaza, o il diritto dei terroristi di fare di Gaza il proprio bunker.

14 Ottobre 2023

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