Il conflitto Israele-Palestina

Perché Netanyahu è responsabile del disastro di Israele, l’accusa di Haaretz al primo ministro

“Ha scelto un governo di estrema destra e una politica di annessione ed espropriazione, che ignora l’esistenza e i diritti dei palestinesi”

Esteri - di Redazione Web

10 Ottobre 2023 alle 12:30

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Perché Netanyahu è responsabile del disastro di Israele, l’accusa di Haaretz al primo ministro

“Il disastro che si è abbattuto su Israele (…) è chiaramente responsabilità di una sola persona: Benjamin Netanyahu”. C’è scritto così nell’editoriale del quotidiano progressista di Tel Aviv Haaretz. Che è il più autorevole quotidiano israeliano. “Il primo ministro – è la tesi dell’articolo – si è vantato della sua vasta esperienza politica e della sua insostituibile saggezza in materia di sicurezza, ma ha completamente fallito nell’identificare i pericoli a cui stava consapevolmente conducendo Israele quando ha istituito un governo di annessione ed espropriazione, quando ha nominato Bezalel Smotrich e Itamar Ben-Gvir in posizioni chiave, mentre ha abbracciato una politica estera che ignorava apertamente l’esistenza e i diritti dei palestinesi”.

“Netanyahu – prosegue il quotidiano israeliano – cercherà sicuramente di sfuggire alle sue responsabilità e di addossare la colpa ai capi dell’esercito, dell’intelligence militare e del servizio di sicurezza Shin Bet che, come i loro predecessori alla vigilia della Guerra dello Yom Kippur, vedevano una bassa probabilità di guerra e i loro preparativi per un attacco di Hamas si sono rivelati fallaci. (…). In passato -scrive Haaretz – Netanyahu si è presentato come un leader cauto che evitava le guerre e le molteplici perdite da parte di Israele. Dopo la sua vittoria alle ultime elezioni, ha sostituito questa cautela con la politica di un “governo di piena destra”, con passi evidenti per l’annessione della Cisgiordania e per la pulizia etnica in parti dell’ “Area C” definita a Oslo, comprese le colline di Hebron e la Valle del Giordano. Questo -spiega il quotidiano di Tel Aviv – include anche una massiccia espansione degli insediamenti e il rafforzamento della presenza ebraica sul Monte del Tempio, vicino alla Moschea di Al-Aqsa, oltre a vantare un imminente accordo di pace con i sauditi in cui i palestinesi non otterranno nulla e a parlare apertamente di una “seconda Nakba” nella sua coalizione di governo. Come previsto, sono iniziati i segni di un’esplosione delle ostilità in Cisgiordania, dove i palestinesi hanno iniziato a sentire la mano più pesante dell’occupante israeliano. Hamas ha sfruttato l’occasione per lanciare il suo attacco a sorpresa sabato. Soprattutto – concluide Haaretz – il pericolo che incombeva su Israele negli ultimi anni è stato pienamente realizzato. Un primo ministro incriminato per tre casi di corruzione non può occuparsi degli affari di Stato, poiché gli interessi nazionali saranno necessariamente subordinati alla possibilità di salvarlo da una possibile condanna e dal carcere. Questo è stato il motivo che ha portato alla creazione di questa orribile coalizione e al colpo di stato giudiziario messo in atto da Netanyahu, nonché all’indebolimento degli alti ufficiali dell’esercito e dell’intelligence, percepiti come avversari politici. Il prezzo è stato pagato dalle vittime dell’invasione nel Negev occidentale”.

10 Ottobre 2023

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