Il conflitto Israele-Palestina

Così gli antisemiti danneggiano la causa dei palestinesi

Il peggior governo che Israele ha forse mai avuto non sarebbe impensierito, anzi, se i nemici di Israele e degli ebrei dovessero mai prevalere..

Editoriali - di Iuri Maria Prado

10 Ottobre 2023 alle 15:00

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Così gli antisemiti danneggiano la causa dei palestinesi

Mi rivolgo inutilmente ai nemici di Israele e degli ebrei. Inutilmente perché è notorio che i nemici di Israele e degli ebrei praticamente non esistono, tanto meno in Italia. Un articolo inutile, dunque. Ma meglio così, no? Meglio che i nemici di Israele e degli ebrei siano immaginari, perché pensa quanto sarebbe preoccupante se esistessero davvero.

Se esistessero, direi ai nemici di Israele e degli ebrei di non commettere l’errore di commentare la decapitazione dei prigionieri ebrei lasciandosi andare a requisitorie contro il “nazismo” in Israele: perché non sarebbe un errore, ma un’altra cosa. Gli direi di non commentare le immagini dei civili ebrei prelevati dalle loro case e assassinati in strada richiamando la condizione dei campi palestinesi: perché non sarebbe un errore, ma un’altra cosa. Gli direi di non opporre i maltrattamenti che subiscono i palestinesi alla scena dei ragazzi ebrei massacrati, a centinaia, e delle ragazze ebree violentate e poi assassinate o prese in ostaggio dalle milizie terroristiche in quel rave nel deserto del Negev: perché non sarebbe un errore, ma un’altra cosa.

Se esistessero, direi ai nemici di Israele e degli ebrei di non commentare i festeggiamenti e le rivendicazioni delle teocrazie sanguinarie e delle organizzazioni terroristiche facendo denuncia delle colpe governative israeliane: perché non sarebbe un errore, ma un’altra cosa. Gli direi di non accomunare i possibili e atroci effetti di un raid antiterroristico magari anche improvvido, magari anche mal calcolato, magari anche portato con deviazioni di gratuita brutalità, di non accomunare tutto questo alla pianificazione e deliberata attuazione del massacro dei civili ebrei nelle strade, nei ristoranti, nelle scuole, alle fermate degli autobus, nei mercati: perché accomunare le due cose non è un errore, ma un’altra cosa.

Gli direi di non commentare il rapimento dei civili ebrei, uomini, donne e bambini portati ostaggi a Gaza, diffondendosi in pur ottime analisi sull’ “occupazione sionista”: perché non sarebbe un errore, ma un’altra cosa. Direi ai nemici di Israele e degli ebrei, se esistessero, di non comportarsi in quel modo perché rischierebbero di passare per nemici di Israele e degli ebrei. E ai tanti – ai tantissimi, notoriamente e per fortuna – che non sono nemici di Israele e degli ebrei, e che giustamente hanno a cuore i diritti dei palestinesi, direi quanto sarebbe pericoloso per Israele, per gli ebrei e per i diritti dei palestinesi se i nemici di Israele e degli ebrei, che per fortuna non esistono, dovessero mai prevalere. E direi a tutti che il peggior governo che Israele ha forse mai avuto non sarebbe impensierito, anzi, se i nemici di Israele e degli ebrei dovessero mai prevalere.

10 Ottobre 2023

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