Il riconoscimento
Premio Nobel per la Medicina a Karikó e Weissman, il riconoscimento per la ricerca sui vaccini anti Covid
Scienza - di Redazione
Il Premio Nobel per la Medicina 2023 è stato assegnato Katalin Karikó e Drew Weissman per avere gettato le basi per i vaccini a mRna messaggero che hanno reso possibili i vaccini a base di mRNA anti Covid-19. L’annuncio è arrivato questa mattina al Karolinska Institute di Stoccolma, in Svezia, col premio che verrà assegnato poi materialmente tra due mesi, il 10 dicembre a Oslo.
“Le scoperte dei due premi Nobel sono state fondamentali per lo sviluppo di vaccini a mRNA efficaci contro il Covid-19 durante la pandemia iniziata all’inizio del 2020. Grazie alle loro scoperte rivoluzionarie, che hanno cambiato radicalmente la nostra comprensione del modo in cui l’mRNA interagisce con il nostro sistema immunitario, i due premiati hanno contribuito al ritmo senza precedenti di sviluppo di vaccini durante una delle più grandi minacce alla salute umana nei tempi moderni“, ha affermato il Comitato per il Nobel nell’assegnare a Karikó e Weissman il riconoscimento.
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The 2023 #NobelPrize in Physiology or Medicine has been awarded to Katalin Karikó and Drew Weissman for their discoveries concerning nucleoside base modifications that enabled the development of effective mRNA vaccines against COVID-19. pic.twitter.com/Y62uJDlNMj— The Nobel Prize (@NobelPrize) October 2, 2023
Katalin Karikó è nata nel 1955 a Szolnok in Ungheria, ha conseguito un dottorato nel 1982 e ha poi lavorato per alcuni anni all’Accademia delle scienze ungherese di Szeged. Si è poi trasferita negli Stati Uniti dove ha lavorato in diversi centri di ricerca universitari ed è ora tra i principali dirigenti di BioNTech. Quanto a Drew Weissman, è nato nel 1959 a Lexington nel Massachusetts (Stati Uniti) e ha conseguito un dottorato in medicina all’Università di Boston nel 1987. Ha lavorato in diversi centri di ricerca ed è responsabile della divisione che si occupa di innovazione legata all’RNA presso il Penn Institute.
I due scienziati riceveranno una ricompensa di 11 milioni di corone svedesi, poco meno di un milione di euro, che dovranno dividere: quest’anno il premio è aumentato di un milione di corone (circa 86mila euro) a causa dell’inflazione e della svalutazione della valuta svedese. Come evidenziato in una analisi condotta dalla rivista Nature, negli ultimi 60 anni l’attesa tra la scoperta ed il riconoscimento del Premio Nobel è raddoppiata, con la metà dei vincitori che ormai deve pazientare per più di 20 anni: i più sfortunati sono coloro che ricevono il premio per la Chimica, con un tempo di attesa medio che è arrivato a 30 anni, mentre per la Medicina la media è di ‘soli’ 26 anni.
Eppure nel suo testamento Alfred Nobel stabiliva che i premi dovessero essere assegnati a coloro che, nell’anno precedente, avevano prodotto il massimo beneficio per l’umanità: indicazione seguita pochissime volte. Al contrario, se il divario continuerà ad aumentare, molti ricercatori potrebbero perdere il meritato riconoscimento del loro lavoro a causa della regola che vieta i premi postumi.
A scegliere i vincitori per la Medicina è ogni anno il Karolinska Institute di Stoccolma. I 50 membri dell’Assemblea dei Nobel del prestigioso istituto di medicina svedese invitano un gruppo ristretto di esperti del settore, inclusi i Nobel degli anni precedenti, a candidare dei nomi. Sarà poi l’Assemblea a scegliere all’interno della rosa. L’annuncio del vincitore del Nobel per la Medicina del 2023 oggi inaugura sei giorni di annunci. Domani verrà comunicato il vincitore del Nobel per la Fisica, mercoledì il premio per la Chimica, giovedì quello per la Letteratura, venerdì quello per la Pace e lunedì 9 ottobre il vincitore del premio per l‘Economia.