La Pec dell'esperto
Terremoto a Napoli, l’avvertimento del vulcanologo: “Evacuare subito zona Agnano-Solfatara”
L'"accorgimento minimo più immediato" almeno per verificare la tenuta degli edifici a partire da quelli strategici come ospedali, scuole e uffici pubblici. "Situazione dal punto di vista sismico ormai estremamente critica"
Ambiente - di Redazione Web
“Qua scherzando e ridendo mi sa che conviene veramente fare lo zaino …”, si legge in uno dei post degli utenti terrorizzati dalla scossa che nelle prime ore di oggi ha svegliato buona parte di Napoli. La più forte degli ultimi 39 anni, magnitudo 4.2, soltanto l’ultima dello sciame sismico che negli ultimi mesi si sta verificando nell’area dei Campi Flegrei. Il Corriere del Mezzogiorno ha pubblicato a proposito parte del contenuto della Pec trasmessa al prefetto di Napoli dal professore Giuseppe De Natale, dirigente di ricerca dell’istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, già direttore dell’Osservatorio Vesuviano, in cui si suggerisce di evacuare gli edifici localizzati nell’area di Agnano-Solfatara, dove si generano i terremoti più forti in questa fase del bradisismo flegreo.
La lettera è datata lo scorso 18 settembre. Parla di evacuare migliaia di persone tra l’area di Pisciarelli e quella della Solfatara come dell'”accorgimento minimo più immediato” almeno per verificare la tenuta degli edifici a partire da quelli strategici come scuole, ospedali e uffici pubblici. Lo scienziato, citando alcuni suoi studi pubblicati anche su riviste scientifiche prestigiose e internazionali secondo cui le scosse sono destinate ad aumentare sia per quantità che per intensità, ha ritenuto opportuno avvisare il prefetto “di fronte a un rischio imminente e a una evidente, fortissima preoccupazione dei cittadini e delle istituzioni”. A preoccupare è la media di 40 scosse al giorno e la tenuta delle strutture in un’area di circa 20 chilometri quadrati.
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L’area vulcanica dei Campi Flegrei si estende nel quartiere di Bagnoli e nei comuni di Pozzuoli, Bacoli, Monte di Procida, Quarto e Giugliano. Ha un diametro di circa 15 chilometri. È interessata dal fenomeno del bradisismo, di origine vulcanica, che fa sollevare e abbassare il suolo. Lo sciame sismico dura da mesi e si è intensificato nelle ultime settimane. Sono stati registrati anche fino a 1.200 terremoti al mese. Il terreno si è sollevato con una media di 15 millimetri al mese. Lo scorso 7 settembre si era registrata a Napoli una scossa molto forte, di magnitudo 3.8, avvertita in gran parte della città. Era stata definita la più forte da 39 anni, superata da quella di questa mattina.
Un appello simile era stato firmato da De Natale con altri esperti già nel 2018 e un altro nel marzo 2022. Il vulcanologo ha spiegato di aver deciso di inviare la Pec “essendo ormai la situazione dal punto di vista sismico estremamente critica”. La Pec di De Natale è stata trasferita a sua volta alla Protezione Civile nazionale, all’Ingv e alla Regione Campania. “È chiaro a tutti che il livello di magnitudo massima è arrivato a un valore 3.8 del terremoto del 7 settembre scorso, oltre il quale si rischia seriamente il cedimento o il collasso degli edifici più vulnerabili localizzati in vicinanza degli epicentri; esattamente lo scenario che avevo anticipato nella Pec del 2018”. L’ultima crisi sismica causata dal bradisismo risale agli inizi degli anni ’80.
🔴🔴 [DATI #RIVISTI] #terremoto Md 4.2 ore 03:35 IT del 27-09-2023 a Campi Flegrei Prof= 2.9 Km #INGV_36299321 https://t.co/xZZaBgTsnB
— INGVterremoti (@INGVterremoti) September 27, 2023