La "garanzia finanziaria"

La “scafismo di Stato” del governo, 5mila euro per la libertà dei migranti: è la cifra per non finire in un Cpr

News - di Redazione

22 Settembre 2023 alle 21:07 - Ultimo agg. 22 Settembre 2023 alle 21:09

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La “scafismo di Stato” del governo, 5mila euro per la libertà dei migranti: è la cifra per non finire in un Cpr

Cinquemila euro per non finire in un Cpr, i Centri di permanenza e rimpatrio per i migranti, le strutture al centro delle polemiche furenti di questi giorni per il piano del governo Meloni di istituirne uno per ogni Regione e soprattutto di estendere a 18 mesi il limite massimo di permanenza nei casi in cui “lo straniero non collabora al suo allontanamento” o in presenza di “ritardi nell’ottenimento della necessaria documentazione” da parte dei paesi di origine.

È questa la cifra che il governo ha deciso di istituire come “cauzione” per il richiedente asilo che non vuole essere trattenuto in un Cpr, almeno fino all’esito dell’esame del suo ricorso contro il rigetto della domanda.

È tutto scritto, nero su bianco, nel decreto del ministero dell’Interno pubblicato oggi in Gazzetta Ufficiale: gli stranieri non appartenenti all’Unione Europea che arrivano in Italia e fanno richiesta di asilo dovranno versare una garanzia finanziaria di 4.938 euro, che sarà trattenuta al massimo per quattro settimane. Il richiedente asilo poi dovrà dimostrare la “disponibilità di un alloggio adeguato sul territorio nazionale”, riporta il decreto, e della “somma occorrente al rimpatrio e di mezzi di sussistenza minimi”. Il provvedimento riguarda chi è nelle condizioni di essere trattenuto durante lo svolgimento della procedura alla frontiera e proviene da un Paese considerato “sicuro”.

Riccardo Magi, segretario di +Europa, la definisce su X (l’ex Twitter, ndr) “scafismo di Stato, una tangente discriminatoria, classista e disumana, verso chi scappa da fame e guerre. Ci sarebbe da vergognarsi solo per averlo pensato”.

Si tratta praticamente di un pizzo di Stato: chi paga infatti resta fuori dal Cpr con la possibilità di muoversi dove vuole ma se nel frattempo dovesse ricevere un diniego della sua richiesta di asilo e quindi un ordine di espulsione, non presentandosi perderà il diritto a riavere i quasi 5mila euro pagati alle casse dello Stato, cifra che comunque dovrà sommare a quella già ingente che ha speso per tentare di raggiungere l’Europa nel suo viaggio della disperazione.

Come si è arrivati alla definizione dei 5mila euro? Secondo il decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale la garanzia finanziaria di 4.938 euro è considerata idonea a garantire al cittadino straniero, per il periodo massimo di trattenimento pari a quattro settimane (28 giorni), la disponibilità di un alloggio adeguato sul territorio nazionale e della somma occorrente al rimpatrio (che mediamente è di 2.700 euro) e di mezzi di sussistenza minimi necessari.

Sempre Magi sottolinea poi un aspetto della norma pensata dall’esecutivo Meloni e presente nel decreto attuativo firmato dai ministri Piantedosi, Nordio e Giorgetti: si tratta di una norma “illegale” in quanto “la Corte di Giustizia europea nel 2020 ha già sanzionato una misura analoga introdotta dall’Ungheria”.

di: Redazione - 22 Settembre 2023

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