Lo schianto a Torino
Incidente Frecce Tricolori, indagato per disastro aereo e omicidio colposo il pilota
Cronaca - di Redazione
Il fascicolo aperto dalla Procura di Ivrea è per disastro aereo e omicidio colposo, l’unico indagato al momento è Oscar Del Dò, il pilota 35enne che sabato pomeriggio era alla guida dell’Aermacchi MB-339 in dotazione alle Frecce Tricolori che si è schiantato nei pressi della pista di San Francesco al Campo (Torino) subito dopo il decollo, provando la morte di Laura, bambina di cinque anni che transitava in una strada lì vicino a bordo dell’auto con genitori e fratello maggiore.
L’iscrizione nel registro degli indagati del maggiore che pilotava il Pony 4, chiamato così perché è il secondo gregario sinistro della formazione delle Frecce, è di di fatto un atto dovuto. Si tratta di un provvedimento a tutela del militare, che così potrà nominare un difensore in vista degli accertamenti tecnici irripetibili che dovranno essere eseguiti nelle prossime ore.
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Gli inquirenti hanno infatti avviato il lavoro sul luogo dell’incidente: oggi sono tornai a Caselle e a San Francesco al Campo per la raccolta dei reperti, con l’aeroporto di Caselle che rimarrà chiuso fino alla mezzanotte di domenica per consentire le operazioni.
Ma fondamentale sarà soprattuto stabilire le cause dello schianto e se, come al momento appare probabile, a provocarlo sia stato un “bird strike”, ovvero un impatto tra l’aereo e uno stormo di uccelli che ha danneggiato il mezzo.
Tra gli accertamenti da effettuare, occorrerà una consulenza tecnica sul motore e sugli strumenti in dotazione al velivolo precipitato e sarà necessario decriptare i dati della scatola nera e analizzare le conversazioni tra il pilota e la torre e quelle con gli altri colleghi della pattuglia.
Le condizioni dei feriti
Del Dò è stato dimesso già nella serata di sabato ed è stato subito sentito in procura. Il generale Luigi Del Bene, comandante delle forze di combattimento di Milano, lo ha incontrato questa mattina: “Si trova complessivamente in un buono stato fisico ma moralmente è particolarmente provato per la fatalità”, le parole riportate da Repubblica.
Questa mattina è stato dimesso anche Paolo Origliasso, 49 anni, padre di Laura Origliasso, la bambina morta nell’auto. Uscito dal Cto di Torino, è stato accompagnato al Regina Margherita dai carabinieri: qui si trova ricoverato in terapia intensiva il figlio 12enne. L’adolescente ha riportato ustioni di secondo grado sul 15 per cento del corpo, i medici hanno iniziato a sospendere la sedazione ma il suo sarà un risveglio graduale: sarà inoltre assistito dagli psicologi per affrontare il trauma della morte della sorellina.
Ricovero per alcuni giorni anche per la madre del ragazzo, la 41enne Veronica Vernetto, che ha ustioni su una superficie più estesa del corpo.
“Il papà ha ripercorso un migliaio di volte questa volta la scena cercando di chiedersi come avrebbe potuto fare di diverso”, ha spiegato in un punto stampa Maurizio Berardino, capo del Dipartimento di Anestesia e Rianimazione della Città della Salute di Torino.
Ma sotto choc è anche il pilota Del Dò, entrato nelle Frecce Tricolori nel 2019 dopo aver prestato servizio nel 132mo gruppo del 51mo Stormo di Istrana, in provincia di Treviso: “Sono profondamente addolorato per quello che è successo, sto solo pensando alla piccola Laura“, avrebbe detto ai colleghi il militare.