Il profilo del "top gun"
Chi è Oscar Del Dò, il pilota delle Frecce Tricolori dell’incidente a Torino: la manovra per evitare di schiantarsi sulle case
Un pilota esperto che, nella formazione delle Frecce Tricolori che doveva esibirsi nel pomeriggio di sabato a Vercelli, occupava la posizione di Pony 4, vale a dire quella del secondo gregario sinistro.
C’era Oscar Del Dò, pilota militare 35enne, alla guida dell’Aermacchi MB-339 che ieri pomeriggio si è schiantato al suolo a San Francesco al Campo nei pressi di Caselle, a Torino: un incidente drammatico e mortale perché ha coinvolto una famiglia che per puro caso stava transitando in auto lungo una strada che costeggiava la pista dove si è schiantato il mezzo aereo.
A morire è stata Laura, una bambina di 5 anni: leggermente feriti i genitori, ustioni più serie invece per il fratello maggiore di 12 anni, che non è comunque in pericolo di vita.
Ricoverato in ospedale anche lo stesso Del Dò: originario di San Daniele del Friuli, sul libretto di volo ha all’attivo circa 2.000 ore, scrive oggi il Corriere della Sera.
Esperienza che si è vista anche nel momento del problema che ha causato lo schianto dell’aereo, probabilmente un “bird strike”, uno scontro contro uno stormo di uccelli. Lo spiega al Corriere il generale Urbano Floreani, ex pilota delle Frecce e responsabile della comunicazione dell’Aeronautica: Pony 4 comunica al comunica al capo formazione che “il motore si è spento per l’impatto con degli uccelli”, spiega il generale Floreani, “ma nel frattempo, dopo aver provato in tutti i modi a riaccenderlo, riesce a tenere il Macchi, lanciandosi solo all’ultimo momento, portando l’aereo lontano dalle case”.
Del Dò insomma ha tentato in ogni modo a ridurre i rischi esterni, ma il caso ha voluto che in quell’istante transitasse lungo la strada perimetrale una vettura, colpita dall’Aermacchi MB-339.
“Sono in corso accertamenti lunghi e complessi, insieme ai primi rilievi. Dobbiamo raccogliere i pezzi dell’aereo e dell’auto. Sulle cause non possiamo dire nulla, tutto va accertato. Gli uccelli che colpiscono l’aereo? Ci sono probabilità, ma non è momento di fare diagnosi“, sono state le parole di Gabriella Viglione, procuratrice di Ivrea, dopo una prima ispezione ai luoghi dell’incidente che ha coinvolto l’aereo delle Frecce a Caselle. “Sarà una lunga indagine, l’auto transitava su questa provinciale al momento dell’impatto, è un dato di fatto“, aveva aggiunto ancora il magistrato.