Incidente delle Frecce Tricolori a Torino, il precedente tragico di Ramstein: 35 anni fa morirono 70 persone

Un incidente che richiama drammaticamente a quanto accaduto nel 1988 sui cieli della Germania, a Ramstein, dove però il bilancio fu ben più drammatico: 70 morti.

La tragedia avvenuto nel pomeriggio di sabato a Torino, dove un aereo delle Frecce Tricolori è precipitato per cause ancora da verificare uccidendo una bambina di 5 anni, porta infatti alla mente a quanto accaduto 35 anni fa.

Era il 2 agosto 1988 quando, nel corso di un’esibizione acrobatica all’Airshow Flugtag nella base Nato nella cittadina dell’allora Germania Ovest, alla presenza di circa 300mila persone, tre aerei della Frecce Tricolori entrare in collisione tra di loro mentre si apprestavano a completare la figura del “cardioide”, a forma di cuore.

L’impatto avvenne tra i tre MB-339 pilotati dal tenente colonnello Ivo Nutarelli (Pony 10, solista), dal tenente colonnello Mario Naldini (Pony 1, capo formazione) e dal capitano Giorgio Alessio (Pony 2, 1 gregario sinistro).

Il risultato fu drammatico: i Pony 1 e 2 precipitarono in fiamme sulla pista, mentre Pony 10 si abbattè sulla folla causando 67 vittime e 346 feriti tra gli spettatori. Nello schianto morirono anche i tre piloti italiani.

Una strage inevitabile: la tragedia avvenne infatti in soli sette secondi, vista la bassa quota delle manovre che resero impossibile qualsiasi tentativo di fuga della folla dalle traiettorie dei rottami, delle schegge o del fuoco provocato dagli aerei.

Quella tragedia segno il punto di non ritorno: per anni furono vietate le esibizioni aeree sul territorio tedesco, ma soprattutto vennero riviste le misure di sicurezza, per cui furono aumentate le distanze minime dagli spettatori e l’altezza alla quale eseguire le acrobazie, oltre a vietare l’esecuzione di figure sopra la folla.