La svolta

Omicidio dell’infermiera a Roma, fermato l’ex compagno di Rossella Nappini: stava preparando la fuga

Cronaca - di Redazione

5 Settembre 2023 alle 11:15

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Omicidio dell’infermiera a Roma, fermato l’ex compagno di Rossella Nappini: stava preparando la fuga

Svolta immediata nelle indagini sul femminicidio di Rossella Nappini, l’infermiera di 52 anni uccisa nel pomeriggio di lunedì in via Giuseppe Allievo al Trionfale, quartiere di Roma, con una ventina di coltellate. È stato infatti disposto il fermo di un 45enne di nazionalità marocchina, ex compagno della vittima, perché sospettato di essere il presunto assassino.

Nappini lavorava all’ospedale San Filippo Neri di Roma: era separata, viveva con i due figli e la madre anziana. Il 45enne, già trasferito nel carcere di Regina Coeli, era stato bloccato dagli investigatori della Sezione Omicidi della Squadra Mobile poco distante dal luogo dell’omicidio dove stava preparando la fuga. Quindi era stata interrogato nella serata di lunedì, con gli inquirenti che avevano ascoltato per tutta la notte anche altri diversi testimoni che conoscevano la vittima, tra cui l’ex compagno e padre dei suoi due figli  dal quale si era separata 2021.

Il 45enne fermato aveva avuto in passato una relazione con la vittima ma non è il padre dei due figli della donna. Nappini è la 78esima vittima di omicidio in Italia nel 2023. È stata ritrovata senza vita, riversa in una pozza di sangue, nell’androne del palazzo dove viveva. Aveva 52 anni. Alcuni vicini hanno dichiarato di averla sentita gridare: “Basta, basta fermati!”. A far scattare l’allarme proprio alcuni condomini e alcuni ragazzi fuorisede che hanno visto e trovato il corpo, segnato da diverse ferite all’addome.

La cinquantaduenne, riferisce il Corriere della Sera, sarebbe stata vittima di episodi di stalking di recente che non aveva però denunciato: non si esclude anche che abbia subito il danneggiamento dell’auto parcheggiata sotto casa.

Il 45enne marocchino è accusato di omicidio volontario nei prossimi giorni comparirà in aula davanti al gip per la convalida del fermo. Le indagini tuttavia non sono ancora concluse ci sono alcuni punti da chiarire  nella vicenda.

Le indagini sono affidate al pubblico ministero Claudia Alberti, del pool di magistrati che si occupano dei reati contro la persona e delle violenze di genere. Almeno 20 fendenti avrebbero trafitto la donna, soprattutto all’addome. Altre ferite sulle braccia, la donna avrebbe provato a difendersi. Questi dettagli li chiarirà però con più precisione l’autopsia che sarà effettuata in questi giorni. L’arma del delitto non è stata ancora ritrovata. Nappini da qualche tempo era tornata a viveva dalla madre. Per prendersi cura della donna e per ricominciare dopo quel matrimonio finito male. Era attiva nel sociale e nei sindacati. Qualche anno fa, come regalo di compleanno aveva chiesto una raccolta fondi a favore della “Casa delle donne, per non subire violenza”.

(articolo in aggiornamento)

di: Redazione - 5 Settembre 2023

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