L'incontro

Vertice Putin-Erdogan a Sochi, apertura (condizionata) russa per l’accordo sul grano

Esteri - di Carmine Di Niro

4 Settembre 2023 alle 15:39 - Ultimo agg. 4 Settembre 2023 alle 16:29

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Vertice Putin-Erdogan a Sochi, apertura (condizionata) russa per l’accordo sul grano

Vladimir Putin apre ai negoziati per l’accordo sul grano. È quanto emerge dal vertice di Sochi, in Russia, tra il leader del Cremlino e il presidente turco Recep Tayyip Erdogan.

Nella località sul mar Nero è in corso il primo incontro in presenza tra i due leader in quasi un anno, con l’ultimo tenutosi lo scorso ottobre: al centro del vertice non solo la questione del grano, con un rilancio del patto che aveva permesso l’esportazione in sicurezza del grano ucraino e che Mosca ha ‘chiuso’ lo scorso luglio, ma anche i rapporti economici in corso tra le due potenze.

Il paese guidato da Erdogan è uno dei pochi del blocco Nato ad aver mantenuto buoni rapporti con Putin ed anche per questo ha una posizione strategica anche come ruolo di intermediazione per una possibile trattativa tra Kiev e Mosca.

Il leader turco ha promesso un importante annuncio al termine dell’incontro col suo omologo russo, che interruppe il patto sul grano a luglio vincolando il suo rinnovo all’applicazione del memorandum tra Mosca e l’Onu per togliere tutti gli ostacoli alle esportazioni dei cereali e dei fertilizzanti russi provocati dalle sanzioni.

In una breve dichiarazione trasmessa dalla tv di Stato turca Trt Erdogan ha rivelato che dopo i colloqui saranno espressi messaggi “molto importanti” soprattutto per i Paesi dell’Africa. “Il passo più significativo riguarda la questione del corridoio (per l’esportazione) del grano, credo che dopo i nostri colloqui, i messaggi che esprimeremo saranno molto importanti, soprattutto per i Paesi africani“, ha spiegato il ‘Sultano’.

Anche da Bruxelles c’è fiducia sull’esito del vertice bilaterale di Sochi. “L’aspettativa generale” dell’incontro tra Putin ed Erdogan “è che la Russia ritorni almeno all’accordo sul grano e che la Russia fermi la sua aggressione illegale contro l’Ucraina, che prende di mira soprattutto le esportazioni di grano ucraine“, ha detto il portavoce della Commissione europea per gli Affari esteri, Peter Stano, nel briefing quotidiano con la stampa. “Proprio ieri sera, la Russia ha lanciato un altro grande attacco su Odessa mirando esattamente proprio alle strutture per l’esportazione del grano ucraino, compresa l’area del Danubio, e questo dimostra ulteriormente come la Russia sta esacerbando la crisi alimentare globale con le sue azioni che mettono a rischio milioni di persone vulnerabili in tutto il mondo“, ha aggiunto.

Le parole di Putin ed Erdogan

Dopo tre ore di colloquio, Putin al termine del faccia a faccia col suo omologo turco ha definito il vertice “un successo”, come Ria Novosti. “Le relazioni tra la Russia e la Turchia si stanno sviluppando con successo in tutti i settori e in tutte le direzioni. L’incontro è stato un successo”, ha affermato Putin.

Quanto all’accordo sul grano, lo Zar ha rimarcato che la Russia è “pronta a tornare all’accordo sul grano” ma solo quando le controparti applicheranno i punti che prevedono la rimozione degli ostacoli alle esportazioni di cereali e fertilizzanti russi.

Con l’accordo sul grano, secondo Putin, “l’Occidente ci ha ingannato sulla sua natura umanitaria”. “I Paesi occidentali continuano a non rispettare l’adempimento degli obblighi nei confronti della Russia derivanti dall’accordo sul grano”, è stata l’accusa arrivata dal numero uno del Cremlino, che ha utilizzato la conferenza stampa di Sochi anche per tornare ad attaccare Kiev. La controffensiva ucraina, secondo Putin, “oggi sembra un fallimento, speriamo continui a esserlo”.

Putin ha poi sottolineato che bozze di accordo tra Ucraina e Russia erano state raggiunte lo scorso anno con la mediazione della Turchia, ma poi il governo di Kiev “le ha gettate nella spazzatura”.

Il presidente russo ha anche aggiunto che “la Russia è vicina a un accordo con sei Paesi africani” ai quali verranno fornite “derrate alimentari gratuite e anche la logistica delle forniture”.

Dello stesso avviso anche Erdogan, che ha sottolineato come Mosca sia pronta per il rilancio dell’iniziativa sull’esportazione di grano nel mar Nero. “Abbiamo preparato alcune proposte assieme all’Onu. Credo che con questo processo si potranno ottenere risultati positivi e in tempi brevi”, ha spiegato Erdogan durante la conferenza stampa tenuta assieme a Putin. Anche perché, ha aggiunto Erdogan, le alternative all’accordo sul grano proposte finora non sono “sostenibili, sicure, permanenti” come lo è l’iniziativa sul Mar Nero

I rapporti tra Ankara e Mosca

Sullo sfondo, oltre al patto sul grano e alla complicata trattativa per una tregua-pace, c’è poi il rapporto economico e commerciale tra i due Paesi. Erdogan ha riferito che l’interscambio economico tra Turchia e Russia ha toccato i 62 miliardi di dollari e che le relazioni economiche vanno verso un interscambio da 100 miliardi. “Credo che l’incontro (di oggi a Soci, ndr) tra i governatori delle nostre banche centrali sia importante per prendere iniziative per utilizzare le nostre valute nelle relazioni bilaterali“, ha detto Erdogan, come riporta l’agenzia stampa Anadolu.

D’altra parte Putin, citato dall’agenzia Ria Novosti, ha spiegato all’inizio del suo incontro con Erdogan che il prossimo anno diventerà operativa la prima unità della centrale nucleare di Akkuyu, in Turchia, realizzata dalla Russia. Non a caso al vertice di Sochi è presente anche Alexei Likhaciov, capo dell’agenzia atomica russa Rosatom.

4 Settembre 2023

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