L'annuncio dei militari
Colpo di Stato in Gabon, rovesciato Ali Bongo: “Annullati i risultati delle elezioni, sciolte tutte le istituzioni”
Frontiere chiuse e coprifuoco. La famiglia di Ali Bongo comanda in Gabon da 53 anni. Il Presidente è stato eletto la prima volta nel 2009, anche in quel caso accuse di brogli elettorali
Esteri - di Redazione Web

Dopo le accuse di frodi elettorali oggi un gruppo di militari del Gabon ha annunciato di aver preso il potere con un colpo di stato e di aver rovesciato il presidente Ali Bongo Ondimba. A nome del cosiddetto “Comitato per la transizione per la transizione e il ripristino delle istituzioni” un militare ha letto un comunicato in televisione, in diretta sul canale Gabon 24, annunciando che “tutte le istituzioni della Repubblica sono sciolte: il governo, il Senato, l’Assemblea nazionale e la Corte costituzionale. Invitiamo la popolazione a rimanere calma e serena e riaffermiamo il nostro impegno a rispettare gli impegni del Gabon nei confronti della comunità internazionale”. Le frontiere del Paese sono chiuse “fino a nuovo ordine”. Al momento non è chiaro dove si trovi Ali Bongo.
I militari hanno protestato contro i risultati delle elezioni locali, legislative e parlamentari di sabato scorso. La consultazione era stata vinta dal presidente uscente Ali Bongo Ondimba, che si presentava per il suo terzo mandato, con il 64,27% dei voti. Le opposizioni avevano denunciato “frodi orchestrate” dal governo che aveva disposto il blocco di internet e il coprifuoco. L’agenzia AFP ha riferito del rumore di spari nella capitale Libreville esplosi nei momenti della dichiarazione. L’annuncio è stato diffuso anche sul principale canale della televisione pubblica Gabon Première.
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Dei dodici militari apparsi davanti alle telecamere alcuni facevano parte della guardia presidenziale, della guardia pretoriana della presidenza, altri dell’esercito e altri della polizia. Hanno dichiarato di aver “deciso di difendere la pace mettendo fine all’attuale regime” a causa di politiche di “governo irresponsabili e imprevedibili che hanno progressivamente deteriorato la coesione sociale e che rischiano di portare il paese nel caos”. Ali Bongo è stato visto in pubblico l’ultima volta sabato scorso durante le operazioni di voto.
Secondo i risultati annunciati dal presidente del Centro elettorale gabonese (CGE), Michel Stéphane Bonda, alla televisione di Stato, il principale rivale di Bongo, Albert Ondo Ossa, ha ottenuto solo il 30,77% dei voti. Albert Ondo Ossa aveva denunciato “brogli orchestrati dal campo di Bongo” due ore prima della chiusura dei seggi, sabato, e in quel momento stava già rivendicando la vittoria. La famiglia di Ali Bongo comanda in Gabon da 53 anni. Il Presidente ha 64 anni, figlio di Omar Bongo, ex presidente, al potere per 42 anni fino agli anni Novanta in un sistema monopartitico. È stato eletto la prima volta nel 2009, dopo la morte del padre. Anche in quel caso le opposizioni accusarono brogli e il Paese fu attraversato da proteste soffocate in una violenta repressione .
Prima delle elezioni Ali Bongo aveva fatto approvare una riforma Costituzionale che non prevede limiti di mandato e che all’articolo 8 definisce il Presidente come il “detentore supremo del potere esecutivo”. Il Gabon è ricco di petrolio, legname e manganese. È tra i Paesi più ricchi dell’Africa in termini di PIL ma un terzo dei suoi due milioni e mezzo circa di abitanti vive in condizioni di povertà. È indipendente dalla Francia dal 1960. I ricavi del petrolio rappresentano il 46% del bilancio del governo, il 43% del PIL e l’81% delle esportazioni. La disoccupazione sfiora il 30% della popolazione attiva. Altro importante partito di opposizione è il “Rassemblement pur la patrie et la modernité” che aveva scelto come sfidante Alexandre Barro Chambier, economista e deputato da dieci anni oltre che più volte ministro nei governi di Omar e Ali Bongo.