Scontro sui diritti civili
Cos’è l’emendamento Magi sulla maternità surrogata e perché è stato bocciato alla Camera
Così come per il voto sulla mozione di sfiducia in Senato per il Ministro Santanché, anche per quello alla Camera sulla Gpa come reato universale, le opposizioni si sono divise: Partito democratico e M5s poco 'radicali' (rispettivamente non ha partecipato e si è astenuto dal voto), Italia Viva, Verdi e Sinistra favorevoli
Politica - di Redazione Web
È iniziato oggi alla Camera l’iter relativo alla proposta di legge del centrodestra, volta a introdurre il reato universale per la maternità surrogata. L’Aula ha bocciato tutti gli emendamenti, compreso quello presentato da Riccardo Magi di +Europa. Ma Cos’è l’emendamento Magi sulla Gpa e perché è stato bocciato? Il deputato di scuola radicale avrebbe voluto regolamentare la Gestazione per altri (Gpa) invece di criminalizzarla, istituendo un Registro nazionale delle gestanti. Sul tema, il Partito democratico non ha partecipato alla votazione. Il Movimento 5 Stelle si è astenuto. L’alleanza Verdi e Sinistra ha votato a favore. Il testo è stato sostenuto da Ivan Scalfarotto di Italia Viva. Anche sui diritti civili le opposizioni si sono dunque divise.
Cos’è l’emendamento Magi sulla Gpa e perché è stato bocciato
“Essere femminista per me ha sempre significato una cosa: rendere le donne, tutte le donne, libere di scegliere perché consapevoli delle loro scelte, senza alcuna imposizione o limite imposto da parte degli uomini e neppure da altre donne. Per questo, quando leggo di alcune femministe che si schierano contro la Gestazione per Altri e pretendono che il loro parere si faccia verbo per tutte le altre persone, sorrido amaro. La loro opinione, legittima, è la loro – aggiunge Bonino -. La mia è la mia, quella di ciascuna donna è solo e soltanto quella di quella donna. Così come non lottavamo perché tutte le donne abortissero, oggi non lottiamo affinché tutte le donne possano liberamente scegliere se essere portatrici. Lottiamo semmai affinché il confine tra lo Stato che tende a farsi etico e il corpo di ogni donna si fermi alle sue decisioni, rispettandole e accompagnandole. Alle donne che oggi voteranno in Parlamento sul Dl Varchi sul reato universale chiedo, ancora una volta, di tenerlo bene in mente“, ha scritto Emma Bonino sui social.
La lotta ‘radicale’ per i diritti civili
La questione ha invece ricompattato, almeno nelle dichiarazioni pubbliche, il ‘fronte radicale’ che per diritti civili si è sempre storicamente speso in tante battaglie politiche. Hanno dichiarato Maurizio Turco e Irene Testa, segretario e tesoriere del Partito Radicale: “Nell’ambito dei referendum che il Partito Radicale si appresta a presentare, sulla giustizia, sull’antiproibizionismo, ci sarà anche quello per abrogare il reato universale sulla gestazione per altri“. Gli ha fatto eco l’Associazione Luca Coscioni, attraverso le parole dell’avvocato e Segretario Filomena Gallo: “Con la votazione di oggi si è persa un’occasione per una buona regolamentazione della gravidanza per altri solidale, unica vera alternativa al proibizionismo che la maggioranza propone. Apprendiamo che il PD non ha partecipato alla votazione dell’emendamento Magi basato sulla proposta di legge dell’Associazione Luca Coscioni; mentre si è astenuto il M5S e solo AVS ha votato a favore.
Ci dispiace che sia la maggioranza sia l’opposizione non abbiano voluto cogliere questa possibilità di concreta regolamentazione. Noi, insieme con le tantissime persone che per una malattia o per una condizione hanno bisogno di accedere alla gravidanza per altri, non perdiamo la speranza che ci possa essere una valutazione diversa al Senato e continueremo con la mobilitazione in corso. Confidiamo che il ceto politico voglia ascoltare la voce dei tanti cittadini investiti da questo tema. Ringraziamo Riccardo Magi e Ivan Scalfarotto che alla Camera e al Senato hanno depositato il testo elaborato dall’Associazione Luca Coscioni con altri per una buona legge sulla gravidanza per altri solidale e ci auguriamo che altri colleghi vogliano sottoscrivere il testo“.