Il parlamentare
Borrelli, i camorristi e gli avvocati d’ufficio per i ‘poveracci’. L’avvocato Pezzullo: “Sbagliato dire che un avvocato d’ufficio è scarso”
All'interno di un video pubblicato sui social, il politico - noto per le sue battaglie per la legalità - si è lasciato sfuggire alcune parole che non sono piaciute a molti avvocati. Tra questi Nicola Pezzullo del Foro di Napoli
Giustizia - di Andrea Aversa

Il deputato Francesco Emilio Borrelli sta continuando senza sosta la sua battaglia per il rispetto della legalità. Il tema più caldo per il parlamentare è lo sgombero delle case popolari occupate abusivamente, spesso e volentieri da nuclei familiari legati a clan di camorra. Protagonista di uno dei suoi ultimi video, diventati come tanti altri virali sul web grazie ai social, un’abitazione che la Curia ha donato alla città affinché possa essere messa a disposizione delle persone più povere.
Francesco Emilio Borrelli e i camorristi
Evidentemente, vista la lotta portata avanti da Borrelli, così non è stato e c’è chi se n’è appropriato – pare – in modo illegittimo. Ma le ultime invettive del deputato non sono piaciute a molti avvocati. Queste le parole del parlamentare: “I camorristi possono permettersi avvocati costosi perché possono pagarli. Invece, la gente più povera non può farlo. È questo, purtroppo, il sistema nel quale viviamo. Eppure, i farabutti dovrebbero avere come difensori gli avvocati d’ufficio, quelli per i poveracci“.
Francesco Emilio Borrelli e gli avvocati d’ufficio
L’accostamento della figura professionale dell’avvocato d’ufficio ai soli ‘poveracci‘ ha fatto storcere il naso a molti legali. Soprattutto il passaggio che avrebbe fatto intendere il seguente sillogismo: se l’avvocato è d’ufficio e quindi non ha un costo, vuol dire che non è un professionista di valore. “Sono state parole infelici e sbagliate – ha detto a l’Unità l’avvocato del Foro di Napoli Nicola Pezzullo – Come in tutte le professioni ci sono i più bravi e i meno bravi, i più seri e i meno seri. Non sono caratteristiche che possiamo misurare con la sola parcella“.
L’avvocato Nicola Pezzullo risponde a Borrelli
“Io, ad esempio – ha continuato e concluso Pezzullo – Svolgo l’attività forense anche come avvocato d’ufficio. E ne vado orgoglioso e difendo i miei clienti con la stessa determinazione e professionalità che impiegherei anche in cambio di un buon pagamento. Ho trovato triste il modo di esprimersi di chi ci rappresenta in Parlamento. La difesa d’ufficio è una delle più nobili delle arti. Difendere chi non se lo può permettere è un diritto/dovere che nobilita l’avvocato, non il contrario. Io mi vanto di assistere chi non se lo può permettere, con la toga sulle spalle e nel cuore“.