L'inchiesta a Firenze

Stupro al festino di Capodanno, violenze su due 12enni riprese dai cellulari: indagati 24 minori

Nessuno dei partecipanti alla festa aveva più di 15 anni. A far scattare le indagini la denuncia della madre di uno degli accusati

Cronaca - di Redazione Web

13 Luglio 2023 alle 09:39

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Stupro al festino di Capodanno, violenze su due 12enni riprese dai cellulari: indagati 24 minori

Le accuse sono di violenza sessuale aggravata a danno di due dodicenni e produzione, detenzione e divulgazione di materiale di pornografia minorile. A Firenze, in provincia, è esploso il caso di un festino di Capodanno che sarebbe sfociato in una violenza sessuale documentata da due video finiti agli atti dell’inchiesta della polizia postale.

La vicenda è ricostruita da Il Corriere Fiorentino. L’inchiesta è coordinata dalla pm Giuseppina Mione della Procure dei Minori. È partita lo scorso marzo. A farla scattare la denuncia di una delle madri dei ragazzi che aveva partecipato alla festa, dopo aver analizzato le conversazioni e i video nel cellulare del minorenne.

Alla festa avrebbero partecipato 17 minorenni. Secondo la polizia postale sarebbero stati consumati droga e alcol. Alcuni presenti avrebbero ripreso con i telefonini le violenze sessuali. Perciò altri 15 ragazzi non presenti alla festa sono indagati per divulgazione di materiale pedopornografico, perché avrebbero contribuito a diffondere quei contenuti.

Sei gli indagati per violenza sessuale, tre per produzione e detenzione di materiale pedopornografico. Le indagini si sono servite di perquisizioni, i cellulari sono stati analizzati. Le due vittime sono state ascoltate in incidente probatorio e segnalate ai servizi sociali. Le atre minorenni presenti alla festa sono state ascoltate.

Secondo quanto emerso dalle analisi della polizia postale nessuno dei partecipanti alla festa avevano più di 15 anni e tutti sembravano consapevoli che ci sarebbero stati alcol, stupefacenti e rapporti sessuali. Gli investigatori hanno parlato di “assoluto svilimento delle persone offese, degradate e considerate al pari di oggetti con cui soddisfare un mero bisogno fisico” e “superficialità e indifferenza di chi assiste divertendosi, di chi riprende con soddisfazione e curiosità, di chi divulga con inconsapevolezza, banalizzando fatti che sono molto gravi”. Gli investigatori stanno cercando di capire se le immagini sono finite anche in rete.

13 Luglio 2023

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