La riforma giustizia

I giornalisti della Fnsi contro la Costituzione: via la presunzione d’innocenza

Il gruppo chiede che sia cancellata la presunzione di innocenza e mostra di essere furioso con il ministro Nordio

Editoriali - di Piero Sansonetti - 5 Luglio 2023

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I giornalisti della Fnsi contro la Costituzione: via la presunzione d’innocenza

È nato un nuovo gruppo politico. Si chiama Giornalisti contro la Costituzione (GCC). È guidato dalla Fnsi – che è il sindacato quasi unico dei giornalisti – e dal gruppo dei giornalisti giudiziari.

Chiede che sia cancellata la presunzione di innocenza e mostra di essere furioso con il ministro Nordio, il quale, da quando è al ministero, non ha combinato quasi niente di buono, l’unica cosa timida timida che ha fatto è quella di aver immaginato una legge che sottrae al linciaggio mediatico le persone che non c’entrano niente con le indagini e la cui vita privata viene saccheggiata da Pm senza scrupoli e da giornalisti convinti che il loro compito sia quello di rovinare più vite possibili. È contro questa esile proposta del ministro Nordio che si è scatenato il GCC.

Il nuovo gruppo vorrebbe scardinare l’articolo della Costituzione che vieta la presunzione di colpevolezza (articolo 27) e quello che garantisce il diritto alla privacy (articolo 15). Perché sostiene che il diritto dei giornalisti al fango venga prima di qualunque diritto costituzionale. E soprattutto il GCC chiede che ci sia un intervento (credo del governo) presso l’Onu per cancellare la dichiarazione dei diritti dell’uomo del 1948, o almeno quello che a loro pare il più osceno degli articoli che contiene, e cioè l’articolo 12, che recita testualmente così: “Nessun individuo potrà essere sottoposto ad interferenze arbitrarie nella sua vita privata, nella sua famiglia, nella sua casa, nella sua corrispondenza, né a lesione del suo onore e della sua reputazione. Ogni individuo ha diritto ad essere tutelato dalla legge contro tali interferenze o lesioni”.

Dice il GCC che questo articolo della dichiarazione dei diritti, se applicato, distruggerebbe la democrazia. Loro sostengono che la democrazia si basi sulla libertà di stampa e che la libertà di stampa sia libertà di riempire di liquami i propri nemici, dopo averli passati per una intercettazione illegale. Voi mi chiederete, ma chi sono questi del GCC? Ve l’ho detto, nascono dalla Fnsi. E chi è la Fnsi? Il sindacato completamente controllato dall’Usigrai (sindacato della Rai) e dal gruppo Gedi (Fiat Repubblica). Che poi sono i veri guardiani della democrazia italiana.

5 Luglio 2023

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