Le proteste nelle banlieue

Francia incendiata dalla guerriglia per l’uccisione di Nahel, il poliziotto che ha sparato: “Devastato”

L'agente incarcerato ha chiesto scusa alla famiglia del 17enne. 667 arresti, 249 feriti tra poliziotti e gendarmi. Saccheggi e danneggiamenti in tutto il Paese

Esteri - di Antonio Lamorte

30 Giugno 2023 alle 10:50

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Francia incendiata dalla guerriglia per l’uccisione di Nahel, il poliziotto che ha sparato: “Devastato”

Ancora scontri in tutta la Francia, è guerriglia dopo l’uccisione durante un controllo di polizia del 17enne Nahel M. a Nanterre, banlieue a ovest di Parigi. Il ministro dell’interno Gerald Darmanin ha fatto sapere che 667 persone sono state arrestate. 249 feriti da poliziotti e gendarmi che “hanno affrontato nuovamente con coraggio una violenza rara”. Il poliziotto che ha sparato, incarcerato, intanto si è detto “devastato”, ha chiesto scusa alla famiglia del 17enne secondo quanto riportato dall’avvocato Laurent-Franck Lienard a BFM TV. “Lui non si alza la mattina per ammazzare la gente. Non voleva uccidere”.

Alla marcia bianca organizzata ieri pomeriggio a Nanterre, presente anche la famiglia del ragazzo, hanno partecipato migliaia di persone. Slogan come “giustizia per Nahel”, “rivolta per Nahel”, “vendetta per Nahel”. La manifestazione annunciata come pacifica, come voleva la madre del ragazzo ucciso, non ha sedato le rivolte violente. Si sono verificati saccheggi e danneggiamenti. Nella periferia parigina sono stati incendiati bidoni della spazzatura e decine di automobili, distrutti negozi, assaltati negozi e attività.

Le proteste si sono allargate a tutto il Paese. A Marsiglia e in altre città vandalizzati una biblioteca, negozi e bar. Gli scontri si sono estesi anche in Belgio, a Bruxelles. La polizia ha risposto con manganelli e gas lacrimogeni. Le amministrazioni locali hanno imposto il coprifuoco in alcune banlieue di Parigi. Il Presidente Emmanuel Macron terrà in mattinata una nuova riunione di crisi con il governo e le forze dell’ordine. Aveva definito le violenze “ingiustificabili” e l’uccisione del ragazzo “imperdonabile”. La destra chiede la proclamazione dello stato d’emergenza.

Nahel M. martedì pomeriggio era stato fermato da due agenti. La polizia aveva comunicato in un primo momento che il ragazzo stava andando verso gli agenti con l’intenzione di investirli con la sua Mercedes AMG gialla. Un video di 50 secondi diventato virale sui media ha però mostrato una scena completamente diversa e ha infiammato le proteste. Il colpo era stato esploso mentre i poliziotti erano alla sinistra della vettura ferma, con il finestrino del lato guidatore abbassato. Quando il ragazzo aveva provato a ripartire era partito lo sparo che avrebbe raggiunto il ragazzo al cuore. L’auto si era schiantata dopo una decina di metri contro un palo.

Il 17enne è morto dopo pochi minuti. Con lui in macchina altri due passeggeri. Uno era stato fermato e rilasciato. L’altro aveva fatto perdere le sue tracce. Le proteste stanno ricordando il caos scatenato dalle rivolte delle banlieue del 2005 che durarono oltre un mese e che fecero oltre 200 feriti. 40mila uomini sono stati schierati dalle forze dell’ordine per contrastare le violenze.

30 Giugno 2023

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