Il giallo della scomparsa

“Surovikin è stato arrestato”, il mistero del generale che (forse) sapeva troppo: le voci e la smentita della figlia

Esteri - di Redazione Web

29 Giugno 2023 alle 18:04 - Ultimo agg. 30 Giugno 2023 alle 09:03

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“Surovikin è stato arrestato”, il mistero del generale che (forse) sapeva troppo: le voci e la smentita della figlia

Dopo le clamorose 24 ore in cui la Wagner ha marciato verso Mosca sotto la guida di Prigozhin e l’improvviso stop a 200 chilometri da Mosca, il mondo intero è rimasto a guardare. E le domande e le voci si sono rincorse: che fine farà la Wagner? Che ne sarà di Prigozhin? C’è stato davvero un generale russo che era al corrente dei piani di Prigozhin e che lo avrebbe addirittura aiutato a distanza nelle operazioni, come rivelato nei giorni scorsi dal New York Times? Come spesso accade nelle questioni russe, le notizie son contrastanti.

Giorni fa il New York Times, riportava che gli esponenti dell’intelligence avevano individuato il generale Sergei Surovikin, già comandante delle forze russe in Ucraina, come potenziale ‘complice’ che potrebbe aver aiutato a pianificare le azioni di Prigozhin dello scorso fine settimana. Surovikin è stato sostituito come comandante in capo a gennaio, ma ha mantenuto l’influenza nella gestione delle operazioni di guerra e rimane popolare tra le truppe. Ma da Washington si spiega che ci sarebbero indicazioni su altri generali russi che potrebbero aver sostenuto il tentativo di Prigozhin di cambiare con la forza la leadership del ministero della Difesa. E sarebbe questo il motivo per cui Prigozhin sarebbe andato spedito verso Mosca, convinto del sostegno di altri poteri. D’altronde nel “gioco dei troni” dell’esercito, gli interessi di Surovikin e di Priogozhin sarebbero potuti convergere per la destituzione di Shoigu

Una eventuale conferma del coinvolgimento di Surovikin – osserva il NYT – “sarebbe l’ultimo segno delle lotte intestine che hanno caratterizzato la leadership militare russa dall’inizio della guerra di Putin in Ucraina e potrebbe indicare una frattura più ampia tra i sostenitori di Prigozhin e i due principali consiglieri militari di Putin, Sergei K. Shoigu, ministro della difesa, e il generale Valery V. Gerasimov, capo di stato maggiore“. E così la voce sul suo coinvolgimento nei fatti di sabato 24 giugno. Pochi giorni dopo arriva la notizia dell’arresto di Surovikin, o meglio della sua scomparsa. Dopo voci insistenti il Moscow Times sostiene che l’ufficiale è stato fermato dai servizi di sicurezza mentre la famiglia avrebbe perso i contatti da tre giorni. L’articolo non conferma, però, che sia stato rinchiuso nel carcere di Lefortovo.

Fino a ieri il portavoce del Cremlino aveva liquidato a “gossip” quanto affermato dal New York Times. Poi la notizia riportata dal Financial Times, citando tre fonti, secondo cui Surovikin sarebbe stato arrestato. Ma ventiquattro ore dopo ha detto di non sapere dove si trova e di chiedere alla Difesa. Poi la dichiarazione della figlia Veronika: “Non è accaduto niente“. E così ha smentito: “Non gli è successo niente, nessuno lo ha arrestato e ora tutti sono al lavoro“, ha aggiunto la figlia del generale al sito web Baza. Il generale non appare in pubblico da sabato e, secondo il Nyt, sarebbe stato al corrente in anticipo dei piani di ammutinamento del gruppo Wagner.

Ma intanto sul sito Bloomberg c’è un’altra spiegazione: Surovikin è confinato in qualche ufficio, sottoposto a interrogatorio per capire quali fossero i suoi rapporti con la Wagner e Prigozhin. Insomma non un arresto formale. Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, nella storia è riemerso un secondo personaggio, il vice, generale Andrei Yudin, che sarebbe stato congedato sempre per la stessa ragione. Quale sia il rapporto di Surovikin nella rivolta non è ancora chiaro. Si sa che ha sempre avuto un buon rapporto con Prigozhin e secondo alcuni sapeva cwertamente in anticipo quanto stava paer accadere. Ma per altri erano al corrente dei piani anche Putin e la Cia. Il capo della Wagner avrebbe voluto attirare in una trappola il ministro Shoigu e il capo di Stato Maggiore Gerasimov ma una fuga di notizie lo ha obbligato ad accelerare senza avere soldati a sufficienza.

Mettere insieme i pezzi di queste “forse” verità è davvero molto complicato. La Tass ha precisato che Prigozhin non ha firmato il contratto di sottomissione e i suoi miliziani, se non accetteranno le nuove regole, non potranno partecipare al conflitto e saranno bloccati i finanziamenti da parte dello Stato. Per il resto solo il tempo forse potrà restituire verità.

29 Giugno 2023

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