Le stragi di migranti
Lasciar morire in mare significa uccidere
Cutro, Pylos: sono crimini contro l’Umanità. Donne e bambini lasciati affogare violando le nostre leggi. Domani saremo in piazza per ricordarli
Editoriali - di Mauro Carlo Zanella
Anche lasciar morire significa uccidere. Il Governo Italiano, i governi dell’Unione Europea, della Nato, dei Paesi Ricchi del Mondo sono responsabili delle innumerevoli stragi di migranti che cercano salvezza nei nostri Paesi dalla guerra, dalla fame, dalla dittatura, dalle persecuzioni. Pochi giorni fa forse la più grande strage: 600 morti tra cui un centinaio di bambini, lasciati naufragare dal governo greco e deliberatamente soccorsi con voluto ritardo perché l’orrore serva da monito a coloro che aspirano a varcare la frontiera della Fortezza Europa.
Sono veri e propri crimini contro l’Umanità di persone inermi, anziani, uomini, donne e bambini, tanti bambini. Li lasciano deliberatamente affogare violando le nostre stesse leggi, li respingono illegalmente contro il diritto d’Asilo previsto dalle nostre Costituzioni. Finanziano in diversi Paesi rivieraschi, a partire dalla Libia, i lager che delocalizzano al di là del mare, ma che sono opera loro, dove si muore “per un sì o per un no”, dove si stupra e si tortura per dissuadere i migranti a varcare le nostre frontiere, quando non sono necessarie le loro braccia.
Sono responsabili di migranticidio, cioè di fare stragi, grazie ai loro ascari, ai loro kapò che dirigono i nostri lager o abbandonando i profughi nelle foreste innevate o lasciando affogare in mare i naufraghi disperati, persone che appartengono al popolo vasto e variegato dei migranti, che fuggono da situazioni insostenibili di cui i nostri governi sono causa con le loro politiche belliciste, neocoloniali e imperialiste. Non ci raccontino di voler salvaguardare i popoli d’Europa da una ipotetica invasione, lorsignori agiscono per difendere i loro profitti e i loro privilegi.
Sono in guerra con i Popoli del Sud del Mondo, ma anche con coloro a cui nei nostri ricchi Paesi non sono garantiti i diritti fondamentali. Sono in guerra contro lo stato sociale, la sanità e la scuola pubblica e sono disinteressati ai fragilissimi equilibri ecologici e naturali, la cui manomissione sta creando catastrofi sempre più distruttive. Hanno tradito il meglio della cultura europea: l’ospitalità, i diritti inviolabili della persona umana, la Pace come bene supremo da difendere ad ogni costo. Non agiscono in nostro nome e per questo li ripudiamo.
Tutti i giovedì, il giorno delle Madri di Plaza de Mayo, ininterrottamente dall’estate del 2018, il piccolo gruppo di Mani Rosse Antirazziste organizza una sfilata lungo via del Viminale, di fronte al Ministero degli Interni con le mani colorate di rosso, come il sangue delle nostre sorelle e dei nostri fratelli, i nuovi desaparecidos, che continuano a morire nell’indifferenza o nella rassegnazione dei popoli d’Europa. È un modo per esprimere il nostro lutto e la nostra collera per le responsabilità dei nostri governi, presenti e passati, per denunciare il nuovo fascismo.
Unisciti a noi giovedì prossimo, per chiedere il ripristino della legalità costituzionale, alle ore 18.00/ 18.15 davanti al Teatro dell’Opera di Roma, angolo via Torino, per sfilare, a partire dalle 18.30, silenziosamente lungo via del Viminale (della iniziativa si è data comunicazione alla questura di Roma).
*Mani Rosse Antirazziste Roma