Dispersi in mare

Sottomarino scomparso e dramma migranti: è impressionante il disinteresse per chi muore fuggendo da guerra e fame

Editoriali - di Piero Sansonetti - 21 Giugno 2023

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Sottomarino scomparso e dramma migranti: è impressionante il disinteresse per chi muore fuggendo da guerra e fame

Sebbene io sia stato cacciato da Twitter per motivi misteriosi (immagino perché sono direttore de l’Unità, giornale considerato forse sovversivo che non può avere voce su Twitter), ogni tanto degli amici mi mandano dei tweet che io leggo. Ne ho letto uno di una persona che non conosco che si chiama Paolo Guttadauro che mi ha colpito, dice così: “Il mondo è strano. Fai un biglietto da 250mila euro per imbarcarti in un moderno sottomarino, scendere negli abissi per vedere il relitto del Titanic ma qualcosa va storto: c’è apprensione mondiale e tutti si precipitano a salvarti. Scappi da una guerra, dalla dittatura o dalla carestia, paghi tutto ciò che hai per salire su una barca malandata, attraversare i mari in tempesta e qualcosa va storto: naufraghi nel silenzio generale e qualche carogna dice pure che te la sei cercata”.

Speriamo che si possano salvare questi naufraghi del sottomarino. Però non si può non dar ragione a Poalo Guttadauro. E’ impressionante il cinismo di massa nei confronti dei profughi e dei naufraghi che scappano dalla guerra e dalla fame e che affogano in mare nel disinteresse generale. Moltissimi giornali, quasi tutti, il giorno della sciagura in mare avvenuta in Grecia, la più grande mai avvenuta nel Mediterraneo, con più di 600 morti, non davano la notizia in prima pagina. Succede continuamente.

Viene considerato un fatto normale, ordinario, un naufragio con dei morti, magari anche dei bambini. Ed è vero che qualche carogna dice pure che se l’è cercata. Dicono: ‘conoscevi i rischi. Cosa vuoi? Cosa possiamo fare? Dobbiamo spendere un sacco di soldi per salvarti, non sappiamo dove metterti…no lascia stare, meglio che naufraghi, che affoghi e che la cosa si chiude. Siccome siamo persone molto umane però cercheremo di convincere i libici e i tunisini a non farti partire e a sbatterti in un campo di concentramento , magari anche a picchiarti o torturarti. In qualche caso, soprattutto se sei una donna, sarà necessario stuprarti o ucciderti. Però cosa possiamo fare? Te la sei cercata’.

Che poi questo fatto irragionevole di distinguere fra i profughi da una guerra o quelli da una carestia e dalla fame. Se vieni dalla guerra allora vediamo se hai diritto allo stato di profugo, se stai solo morendo di fame, non possiamo certo intervenire noi. E’ il cinismo che si è impossessato dell’opinione pubblica e che si traduce in politica, in dichiarazioni, in ragionevolezza. Io ho impressione che si traduce anche in senso comune. E che gran parte dell’opinione pubblica non la pensi come Paolo Guttadauro. E se ne infischi altamente dei naufragi e delle stragi.

21 Giugno 2023

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