Continuano le ricerche
Chi sono i 5 passeggeri a bordo del sottomarino disperso per osservare il Titanic: avventura da 250mila dollari a biglietto
Dall’uomo d’affari al Ceo della compagnia proprietaria dello stesso sommergibile, dall’esploratore miliardario all’esperto del Titanic. Sono i cinque passeggeri a bordo del Titan, il piccolo sommergibile scomparso nelle profondità dell’oceano per avvicinarsi al relitto del Titanic situato a 3.800 metri di profondità.
Il sommergibile viaggiava a circa 640 chilometri di distanza dall’isola canadese di Terranova con cinque persone a bordo quando è scomparso nel nulla senza dare più segnali. Un viaggio per pochi fortunati: la Ocean Gate, società che offre l’avventura esclusiva, vende i biglietti al modico prezzo di 250mila dollari, offrendo “una occasione per uscire dalla vita di tutti i giorni e scoprire qualcosa di veramente straordinario”.
Sul sito della società si legge che la missione in corso era prevista dal 12 al 20 giugno: solitamente, prima di ogni immersione, ai turisti veniva fatto un briefing e un corso di sicurezza per poi immergersi per qualche ora, anche dieci talvolta.
Le ricerche del sommergibile, lungo circa 7 metri, sono ancora in corso, ma le speranze sono ridotte al lumicino: i contatti col Titan si sono persi dopo un’ora e 45 dalla sua immersione e a bordo gli ospiti hanno 96 ore di autonomia prima di finire l’ossigeno.
Sui cinque ospiti a bordo del sommergibile c’è ancora riserbo, ma i nomi sono ormai usciti sui media. Due sono noti già dalla giornata di lunedì, quando si sono perse le tracce del Titan: l’imprenditore miliardario britannico di 58 anni Hamish Harding, a capo della Action Aviation, società legata all’aviazione con sede negli Emirati Arabi, e Paul-Henri Nargeolet, 76 anni, forse uno dei maggiori esperti al mondo di Titanic. Ex membro della marina francese, fu lui a guidare nel 1987 le prime spedizioni che portarono al recupero di numerosi oggetti dal relitto.
Le altre tre persone a bordo sarebbero lo stesso Ceo della Ocean Gate Expedition, l’ingegnere aerospaziale Stockton Rush, e l’imprenditore pachistano Shahzada Dawood, dirigente del Seti, il “Search for extraterrestrial intelligence”, noto centro di studi spaziali, a bordo del Titan assieme al figlio Suleman Dawood.