L'intervista
Bertinotti, la sinistra torni garantista
Fausto Bertinotti spiazza tutti sul Foglio in un’intervista che il Pd farebbe bene a leggere e rileggere a fondo.

Sì alla stretta sulle intercettazioni, sì all’abolizione dell’abuso d’ufficio. Sì alla riforma Nordio, perché la sinistra, dopo anni di antiberlusconismo che l’hanno condizionata, deve ritrovare la sua anima garantista. Fausto Bertinotti spiazza tutti sul Foglio in un’intervista che il Pd farebbe bene a leggere e rileggere a fondo.
«Io ritengo – ha spiegato l’ex presidente della Camera – che sia un bene abrogare l’abuso d’ufficio, su questa materia andrebbero ascoltati i sindaci, a partire dai vertici dell’Anci. La sinistra avrebbe dovuto abrogarlo da tempo senza aspettare che a farlo fosse un governo di destra. La sinistra dovrebbe recuperare l’antica propensione garantista che ha caratterizzato l’intera storia del movimento operaio, come testimoniano le riflessioni di personalità illustri, da Umberto Terracini a Emanuele Macaluso in tempi più recenti».
Tornare al garantismo? Sacrosanto, ragiona Bertinotti. E il motivo è presto detto: «A Torino la magistratura si schierava più spesso dalla parte della Fiat che degli operai, in Sicilia non riusciva ad assicurare alla giustizia i colpevoli degli assassinii di decine di sindacalisti. A sinistra esiste un problema di cultura politica: l’abbandono o la messa in sospensione del garantismo è una delle molte ragioni per cui la sinistra è venuta meno alla promessa di cambiamento della società rispetto ai diritti delle persone».
Per l’ex segretario di Rifondazione l’antiberlusconismo non ha giovato alla sinistra, che davanti alla riforma Nordio chiede al Pd una cosa semplice semplice: “Si rinunci allo spirito di crociata”. Bertinotti benedice poi anche la stretta sulla diffusione delle intercettazioni: «Sacrosanto. Oggi più che ieri abbiamo bisogno di un giornalismo di inchiesta in grado di intervenire su nuovi e vecchi potentati ma esso non può diventare lal longa manus delle procure, non può avvalersi come strumento ordinario delle informazioni raccolte da pm e polizia giudiziaria. L’uso così diffusivo delle intercettazioni è la spia di una malattia».
La scomparsa di Silvio Berlusconi renderà la sinistra più garantista? «Temo di no – risponde Bertinotti – il mio non è pessimismo ma le ragioni profonde vanno trovate dentro la propria cultura. È stato un errore farsi dettare, per anni, la postura politica dall’antiberlusconismo. È impossibile che la spinta in senso contrario provenga dall’esterno. È necessario recuperare una cultura politica autentica attraverso il confronto delle idee».