Al setaccio l'ex albergo Astor
Continuano le ricerche di Kata, la bimba scomparsa da 9 giorni: spunta una “stanza segreta”
Cronaca - di Redazione Web
A nove giorni dalla sua scomparsa si cerca senza sosta Kata, la piccola di 5 anni che è come svanita nel nulla dal 10 giugno. È ripresa la maxi ispezione dei reparti speciali dei carabinieri, tra cui Ros, Gis e Sis, nell’hotel Astor alla ricerca di indizi utili a trovare la bambina. Le operazioni odierne dovrebbero completare il programma di controllo approfondito della struttura e delle sue pertinenze cominciato nella giornata di domenica. Le operazioni approfondite continuano anche con due autospurghi, per pulire i pozzi neri. Si cerca senza trascurare alcun dettaglio per il secondo giorno consecutivo.
Ieri, domenica 18 giugno, i carabinieri avevano concentrato l’attenzione ai piani alti e alle terrazze dell’edificio. Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, alla fine della prima giornata di ricerche, gli investigatori hanno portato via alcuni reperti da analizzare tra cui un telefono cellulare ritrovato in un cassonetto della spazzatura proprio di fronte all’ingresso della struttura. In quella struttura che sembrerebbe un fortino inespugnabile, sono stati trovate anche alcune intercapedini tra le mura. In particolare una sorta di “stanza segreta” con accesso dal giardino e una nascosta nel sottotetto. Droni, telecamere e sonde per il momento non hanno fatto trovare traccia della bambina. Al vaglio anche le riprese di un cantiere vicino allo stabile occupato che potrebbe rivelare immagini decisive su quella scomparsa.
Nei giorni scorsi i familiari di Kata hanno ingaggiato come consulente il generale dei carabinieri in congedo Luciano Garofano, già comandante del Ris di Parma. Il consulente in un’intervista al Quotidiano Nazionale ha spiegato che “in base all’esperienza e a quello che ho visto il rischio che la bimba potesse essere stata nascosta lì dentro c’era. E le operazioni dei carabinieri del Gis e del Ros andavano fatte perché non si può lasciare niente di intentato in un caso di minori”. Per l’ex carabiniere “il tempo trascorso va nella direzione di esiti purtroppo gravi, delittuosi”. Ma “ancora non è detto. La bambina potrebbe essere ancora viva”.
Intanto lo stabile è stato fatto sgomberare: sono 132, tra le quali 42 minori, le persone che vivevano dentro l’immobile censite nello sgombero. Continuano dunque le indagini che per la Direzione Distrettuale Antimafia vertono su sequestro di persona a scopo di estorsione. Tra le ipotesi al vaglio quella che Kata possa essere stata rapita per una questione di regolamento di conti tra bande di sudamericani che agivano all’interno dell’ex hotel occupato controllandone gli affitti. Ed è questa l’ipotesi di cui avrebbe parlato il papà di Kata con gli investigatori. Ma nessuno si sarebbe fatto avanti con i genitori con richieste di riscatto. Una scomparsa che resta un rebus.