L'inchiesta sui soldi all'Snp
Terremoto in Scozia, arrestata (e rilasciata) l’ex premier Sturgeon: l’indagine sui fondi distratti al partito
Esteri - di Carmine Di Niro
Un terremoto politico senza precedenti. La Scozia fa i conti con l’arresto dell’ex premier Nicola Sturgeon, fermata dalla polizia nell’ambito delle indagini sul presunto uso ‘allegro’ dei soldi donati allo Scottish National Party (Snp), il partito di cui per anni è stata leader per 8 anni, fino alle dimissioni a sorpresa del 15 febbraio scorso.
Sturgeon è la terza persona ad essere arrestata nell’ambito dell’operazione Branchform, l’indagine della polizia scozzese sulle accuse secondo cui più di 600mila sterline in donazioni per una campagna indipendentista sono state distratte dalle casse del partito.
Un momento complicato per l’Snp. Il 5 aprile scorso era già stato arrestato il marito di Nicola Sturgeon, Peter Murrell, per 24 anni amministratore del Snp, fermato dalla polizia nella loro casa di Uddingston vicino a Glasgow il 5 aprile e rilasciato dopo 12 ore di interrogatorio.
Murrell ha negato tutte le accuse, in particolare di essersi appropriato di fondi del partito per acquistare tra le altre cose un camper per sua madre, mentre Sturgeon ha detto di non aver mai saputo nulla dei presunti traffici del marito
Anche Colin Beattie, tesoriere del partito, era stato fermato e interrogato nell’ambito della stessa inchiesta il 18 aprile e successivamente rilasciato in attesa di ulteriori indagini.
La polizia scozzese ha specificato solamente che una donna di 52 anni è stata arrestata domenica “come sospetta in relazione alle indagini in corso sul finanziamento e sulle finanze del Partito Nazionale Scozzese“. La polizia nella sua note pubblica aggiunge che la donna è in custodia e viene interrogata dagli investigatori: come noto la polizia britannica non nomina i sospetti fino a quando non vengono accusati.
Update on investigation into Scottish National Party funding and finances.
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— Police Scotland (@PoliceScotland) June 11, 2023
La dichiarazione della polizia spiega inoltre che “un rapporto sarà inviato al Crown Office e al Procurator Fiscal Service“. Raccomandando “cautela” nei commenti della questione sui social media, visto che “l’indagine è in corso“, la polizia aggiunge di non poter fornire ulteriori dettagli.
Sturgeon non ha mai legato ai sospetti sul suo ruolo nel partito e le sue dimissioni presentate lo scorso febbraio, spiegando in realtà di non avere più le energie per continuare a fare il suo lavoro. Dimissioni arrivate in maniera così inaspettata da cogliere di sorpresa lo stesso Snp: le primarie organizzate a marzo hanno visto la vittoria di misura, col 51,5%, di Humza Yousaf. Il neo premier è considerato il candidato della continuità con la fazione di Sturgeon mentre il suo sfidante, Kate Forbes, dell’ala più conservatrice in particolare sul tema dei diritti civili.
L’ex premier è stata poi rilasciata alle 17.24 senza formalizzazione di accuse a suo carico dopo l’arresto avvenuto stamattina: Sturgeon è stata sottoposta ad oltre sei ore d’interrogatorio da parte della polizia scozzese. Tornata libera, l’ex primo ministro ha affidato a Twitter la sua difesa ‘pubblica’: “Trovarmi nella situazione in cui mi sono trovata oggi, quando sono certa di non aver commesso alcun reato, è uno shock e un’angoscia profonda. So che questa indagine in corso è difficile per le persone e sono grata che molti continuino a mostrare fiducia in me e ad apprezzare che non farei mai nulla per danneggiare l’Snp o il Paese. L’innocenza non è solo una presunzione a cui ho diritto per legge. So al di là di ogni dubbio che sono di fatto innocente di qualsiasi illecito“, recita la dichiarazione di Sturgeon.