Crisi in Francia

Immigrazione: la legge in Francia che unisce Macron e Le Pen

Il provvedimento che ha unito la maggioranza alla principale opposizione. Il tema è molto sentito non solo in Italia ed è ambito dalla propaganda sovranista

Esteri - di Redazione Web - 20 Dicembre 2023

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Immigrazione: la legge in Francia che unisce Macron e Le Pen

In Francia, l’adozione di una discussa e restrittiva legge sull’immigrazione, passata con i voti dell’estrema destra, sta provocando una grave crisi politica all’interno della maggioranza del presidente Emmanuel Macron. E proprio per calmare le acque, il capo dell’Eliseo parlerà in serata al Paese. Intanto si è dimesso il ministro della Sanità, Aurelien Rousseau, che si era opposto al disegno di legge; ma il portavoce del governo ha assicurato che non ci sarà alcun “contraccolpo ministeriale“. Epilogo di diversi mesi di un processo legislativo molto teso, il voto definitivo in Parlamento sul testo, che inasprisce notevolmente Le condizioni di accoglienza degli stranieri in Francia, è arrivato in piena notte: il testo è stato approvato con i voti del blocco macronista, quelli dei conservatori di Les Republicains (LR) e quelli dell’estrema destra di Rassemblement National(RN); contraria la coalizione di sinistra Nupes. Ma 59 deputati della maggioranza hanno votato contro o si sono astenuti.

Immigrazione: la legge in Francia che unisce Macron e Le Pen

E oggi la premier, Elisabeth Borne, ha riconosciuto che alcune delle misure approvate potrebbero essere contrarie alla Costituzione e che il governo chiederà al Consiglio costituzionale (l’organismo incaricato di garantire che Le leggi francesi siano conformi alla Magna Carta) di esaminarle. Borne ha anche assicurato che l’esecutivo non esclude future modifiche su alcuni punti (in particolare Le misure più controverse sulle restrizioni all’accesso agli aiuti sociali o sull’obbligo di una cauzione per gli studenti stranieri); ma ha cercato di minimizzare la tempesta politica scatenata dal ‘via libera’ a un testo che l’estrema destra di Marine Le Pen ha definito una “vittoria ideologica“; ha dovuto riconoscere che vi e’ disagio nei settori piu’ progressisti del macronismo; ma ha insistito sul fatto che il testo sarebbe passato anche senza il voto di RN – cioè se i suoi deputati si fossero astenuti, ndr – assicurando che il ‘cordone sanitario’ attorno a Marine Le Pen in Francia resta.

Immigrazione in Francia: la legge di Macron votata da Le Pen

La premier ha infine cercato di calmare l’indignazione per alcune delle misure più criticate – ad esempio la cauzione per gli studenti che, ha garantito, potrebbe rimanere a 15 o 20 euro – e ha promesso che l’assistenza medica statale agli immigrati privi di documenti non scomparirà, nonostante il governo si sia impegnato a riformarlo con i conservatori di LR. Il testo, il trentesimo sull’immigrazione in quarant’anni, voleva essere un segnale della linea di Macron, il tentativo di tenere insieme politiche di sinistra e di destra, il famoso “en meme temps“: da un lato la componente repressiva, l’espulsione degli stranieri in situazione illegale e, dall’altro, la promessa di regolarizzare alcuni lavoratori nelle professioni carenti. E infatti inizialmente il governo voleva rendere più facile la concessione dei diritti di residenza ai migranti che lavorano in settori privi di manodopera, per esempio l’edilizia, accelerando al contempo le procedure di espulsione per gli immigrati illegali.

Legge sull’immigrazione in Francia: la crisi politica

Ma per ottenere il sostegno della destra, ha accettato di introdurre condizioni più severe per i permessi di soggiorno e di ritardare di diversi anni l’idoneità dei migranti all’alloggio o agli assegni familiari; l’intesa reintroduce anche le quote per gli ingressi e rende più difficile ai figli degli immigrati ottenere la cittadinanza francese. Ora Macron, che è sicuramente sfuggito alla crisi politica che sarebbe derivata da un mancato raggiungimento di un accordo, deve fronteggiare il fronte a sinistra del suo partito centrista, Renaissance, che appare turbato da quella che suona come un’alleanza di fatto con Le Pen sull’immigrazione.

Cosa afferma la legge sull’immigrazione approvata in Francia

È “il testo più regressivo” degli ultimi decenni, hanno denunciato in una dichiarazione congiunta diverse decine di ong che lavorano con gli immigrati o difendono i diritti umani. Mentre il leader di La France Insoumise, Jean-Luc Me’lenchon, ha denunciato che non c’era alcuna “urgenza” di approvare il testo, ricordando inoltre che la Francia nei prossimi anni avrà bisogno degli immigrati per compensare l’invecchiamento della sua popolazione. Stasera Macron parlerà al Paese intervenendo a un programma televisivo in tv. Un assaggio di quel che dirà si è già avuto in Consiglio dei ministri, dove -secondo chi lo ha sentito- ha detto che la legge adottata è “un testo di compromesso” con “cose che non mi piacciono ma che non sono contro i nostri valori“.

20 Dicembre 2023

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