L'approvazione in India

Cucina italiana patrimonio dell’umanità UNESCO: il primato tra critiche a Meloni per Domenica In e tradizione

Salgono a 20 gli elementi italiani iscritti nella Lista del patrimonio immateriale. "Rappresenta la nostra identità, storia e cultura". Le polemiche per la diretta su Rai1 e il riconoscimento celebrato a New Delhi

Cultura - di Redazione Web

10 Dicembre 2025 alle 11:58

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FOTO DA RAI
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Non soltanto la cucina italiana entra ufficialmente nella Lista rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale dell’UNESCO, è anche la prima volta che una tradizione culinaria viene premiata nella sua globalità. È arrivata a New Delhi l’approvazione del comitato intergovernativo dell’organizzazione alla candidatura della “Cucina italiana fra sostenibilità e diversità bio-culturale”. Presente in sala il ministro degli Esteri e vice primo ministro Antonio Tajani, alla guida della delegazione italiana in India. Con questo riconoscimento salgono a 20 gli elementi italiani iscritti nella Lista del patrimonio immateriale, che comprende circa 800 elementi in 150 Paesi.

La candidatura era stata avanzata nel 2023 dal ‘Collegio Culinario Associazione culturale per l’enogastronomia italiana’ in collaborazione con Casa Artusi, l’Accademia della Cucina Italiana e la rivista La Cucina Italiana. Pensato come promozione di un patrimonio ricco e variegato e come contrasto allo spreco alimentare e alla riduzione del consumo di risorse, l’inserimento riconosce alla tradizione culinaria italiana caratteristiche come inclusività, sostenibilità, biodiversità. D’altronde, come si dice, in Italia si mangia bene ovunque.

A novembre l’UNESCO aveva espresso un primo parere favorevole alla candidatura, il Comitato intergovernativo si è riunito a New Delhi dall’8 al 13 dicembre. In precedenza le tradizioni culinarie erano state incentrate su singole pratiche o tecniche, in questo caso la tradizione italiana è premiata nella sua globalità. Proprio a livello italiano infatti erano stati iscritti per esempio l’Arte del pizzaiuolo napoletano nel 2017, la Cerca e la cavatura del tartufo nel 2021 e la Dieta Mediterranea nel 2013, anche se come bene transnazionale. Quello arrivato oggi in India era in realtà un verdetto annunciato.

 

Per la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni “è uno storico riconoscimento che onora il popolo italiano e celebra la nostra identità”, Tajani ha ringraziato ambasciate e consolati e chiunque si sia impegnato nel lavoro di squadra per giungere a questo risultato. “Si vince quando c’è un grande gioco di squadra, oggi siamo fieri della nostra cucina, che non è soltanto un qualcosa che si realizza ai fornelli ma rappresenta la nostra identità, la nostra storia e la nostra cultura”.

Non era stato privo di polemiche il percorso fino al riconoscimento, in particolare per una puntata di Domenica In, condotta da Mara Venier su Rai1, di fine settembre. Per l’evento “il pranzo della domenica”, promosso dai ministri all’Agricoltura Francesco Lollobrigida e della Cultura Alessandro Giuli, il programma si era collegato con diverse piazze italiane tra cui Roma, dov’era presente anche la Presidente del Consiglio. Alla premier si erano fatti notare soprattutto due aspetti: che da 250 giorni la stampa aspettava una conferenza stampa della premier; che appena qualche anno fa aveva criticato l’ospitata dell’allora premier Giuseppe Conte in piena emergenza covid.

“Benvenuti in Corea del Nord”, aveva scritto sui social Meloni annunciando un’interrogazione parlamentare in commissione vigilanza Rai e un esposto all’Agcom per “denunciare questo utilizzo scandaloso del servizio pubblico”. La Rai aveva risposto con una nota in cui aveva parlato della trasmissione come “una pagina di autentico Servizio Pubblico nel racconto della cultura, delle tradizioni, della nostra industria e della promozione dell’Italia a livello internazionale”.

 

10 Dicembre 2025

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