Lombardia, strappo tra Fratelli d’Italia e gli alleati: sfiduciata col voto segreto la sottosegretaria meloniana Picchi

La Regione Lombardia, prossima “preda” di Fratelli d’Italia, il partito della premier Giorgia Meloni che ha di fatto prenotato la candidatura di un suo esponente per il vertice del Pirellone lasciando il Veneto alla Lega dell’alleato leghista Matteo Salvini, sta provocando problemi notevoli alla presidente del Consiglio.

Il Consiglio regionale della Lombardia ha sfiduciato Federica Picchi, sottosegretaria allo Sport in quota Fratelli d’Italia, considerata particolarmente vicina ad Arianna Meloni, sorella della premier e deus ex machina del partito.

Ben 44 i voti a favore della sfiducia, compresi i 19 franchi tiratori del centrodestra che hanno sfruttato il voto a scrutinio segreto per mandare un chiaro messaggio a Fratelli d’Italia, approvando la mozione delle opposizioni (primo firmatario Pierfrancesco Majorino del Pd, ndr) che chiedeva alla giunta di Attilio Fontana di rimuovere Picchi dall’incarico.

Pietra dello scandalo le polemiche che hanno coinvolto Picchi, subentrata in corsa nella giunta lombarda al posto di Lara Magoni, eletta alle elezioni europee sempre con FdI: sui social aveva rilanciato alcune teorie No Vax, tra cui quelle del dipartimento di Salute americano guidato da Robert Kennedy Jr sulla correlazione tra l’autismo e il vaccino per l’epatite B.

Proprio Majorino esulta e sottolinea la valenza politica del voto tenuto martedì in Consiglio regionale: “È un no secco alle sorelle Meloni e arriva il giorno successivo la visita non casuale ai consiglieri di Arianna Meloni e Giovanni Donzelli. Sono venuti qui a serrare le file a sostegno di Picchi, evidentemente senza successo. Fontana prenda atto del voto e rimuova Picchi”.

E in effetti il clima nel centrodestra si è fatto pesante. Donzelli, responsabile nazionale dell’organizzazione di Fratelli d’Italia, parla apertamente di “fatto grave” per la sfiducia alla sottosegretaria Picchi. “Noi abbiamo motivo, verificato, di credere che non sia mancato nemmeno un voto di FdI, quindi è evidente che gli alleati hanno detto una cosa e fatto un’altra. Fratelli d’Italia non ha mai fatto mancare né lealtà né generosità. C’è un tema aperto anche perché difficile pensare che i vertici di Forza Italia e Lega non si siano accorti di quanto accadeva in Lombardia”, le parole del deputato meloniano.