La rete a Napoli
Al via “Ali d’oro” e “Eudaimonia”, i progetti per supportare sogni e bisogni degli adolescenti
Una fitta rete di associazioni del Terzo Settore, insieme alle scuole, alle istituzioni e a un vasto gruppo di educatori e psicologi, scendono in campo al fianco degli adolescenti di Napoli. Sono stati presentati nella Sala dei Baroni, al Maschio Angioino, due progetti che mettono a disposizione dei ragazzi un variegato ventaglio di attività per prevenire e agire sui loro disagi. Si chiamano “Ali d’Oro” e “Eudaimonia!Educare Apprendere Orientare alla Felicità” e per i prossimi anni coinvolgeranno oltre 3mila ragazzi in sei Municipalità di Napoli. Nel fitto partenariato ci sono oltre alle scuole e alle reti delle associazioni anche Asl Napoli 1 Centro, Comune di Napoli e Università Federico II. I due progetti sono supportati e promossi dall’Impresa Sociale con I Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Durante l’evento di presentazione è stata inaugurata la panchina verde, simbolo di una comunità che accoglie e valorizza ragazze e ragazzi lontana dal pregiudizio delle baby-gang.
Sogni e bisogni di una generazione – “Gli adolescenti sono sempre più soli e senza orientamento e gli adulti di riferimento sono spesso poco preparati a dare risposte e proposte stimolanti in una fascia d’età molto sensibile”, ha detto Simona Manzoni, referente del progetto Ali D’Oro. Per l’operatrice di Grillo Parlante, Associazione capofila del progetto, si tratta di un’opportunità per fare ricerca sui bisogni insieme agli adolescenti e a chi si prende cura di loro come le famiglie, gli insegnanti e gli educatori, per offrire risposte valide – perché pensate con loro e per loro – e avere l’opportunità di fare una fotografia attuale sugli adolescenti. “Restituire alle ragazze e ai ragazzi – ha aggiunto Manzoni – la possibilità di sognare e far sì che ognuno possa spiccare il proprio volo”.
Durante la mattinata si sono susseguiti gli interventi dei partner dei progetti che hanno restituito una fotografia della realtà che vivono oggi gli adolescenti. “Ragazzi e ragazze hanno bisogno di sentirsi osservati, ascoltati e accolti in un periodo della loro vita delicato e, per alcuni, particolarmente tormentato – ha detto Emanuela Monaco, referente di EudAimOnia! Che opera nel Centro Turistico Giovanile TURMED, capofila del progetto – L’iniziativa nasce per offrire occasioni di crescita, spazi di fiducia e momenti con cui i giovani possano raccontarsi, ritrovare equilibrio e credere nuovamente nel proprio futuro. Nei prossimi quattro anni metteremo in campo azioni in diverse periferie napoletane per prevenire il disagio prima ancora di contrastarlo”.
La panchina verde per gli adolescenti – A testimonianza dell’impegno verso gli adolescenti è stata inaugurata la panchina verde, simbolo del forte impegno per il contrasto al disagio degli adolescenti in una città segnata da tristi pagine di cronaca che vedono sempre più spesso protagonisti ragazze e ragazzi. La panchina diventa luogo simbolico e punto di incontro intorno al quale creare occasioni di dialogo aperto dove i giovani possono esprimere senza filtri le loro emozioni, le loro paure e sentirsi compresi e ascoltati. Un simbolo di una comunità che li accoglie e li valorizza e che non intende classificarli, etichettandoli, solo nell’abusata retorica di “emergenza baby gang”.
I progetti – In particolare, “Ali d’Oro”, che vede capofila la cooperativa sociale “Il Grillo Parlante”, insiste in cinque Municipalità di Napoli e mira a realizzare una serie di attività per favorire la partecipazione attiva dei ragazzi. Un vero e proprio percorso di accompagnamento a 360 gradi con il supporto di esperti in vari ambiti. Inoltre, il progetto insiste sulla formazione degli adulti di riferimento per affrontare il disagio adolescenziale. Le strategie messe in campo prendono in considerazione tutte le dimensioni in cui la personalità dei più giovani si esprime e i contesti in cui crescono, attenzionando lo sviluppo fisico, l’affettività e la sessualità.
“EudAmOnia! Educare Apprendere Orientare alla Felicità”, con capofila il centro turistico giovanile TURMED, insiste sulle aree periferiche a Nord, Ovest ed Est della città dove si registrano alti indici di povertà sociale, economica ed educativa. La sfida è creare un modello sperimentale per ridurre il fenomeno del disagio psicologico e sociale dei giovani attivando e potenziando le comunità educanti. Il progetto, che svolgerà un’azione di prevenzione e di screening per supportare il servizio pubblico, si occuperà anche di intercettare i casi che necessitano dell’intervento diretto dei sanitari e offrirà servizi di supporto psicologico attraverso attività educative, sportive e cooperative.
Un impegno fondamentale per ragionare concretamente sulle politiche da mettere in campo a sostegno di una generazione sempre più esposta a tante problematiche e per offrire risposte alle esigenze di ragazze e ragazzi in una città tra le più giovani d’Italia.