La sfida del Cremlino
Burevestnik, cos’è il nuovo missile russo a propulsione nucleare testato da Putin: “Capace di raggiungere gli Usa”
Una nuova arma “invincibile, ha caratteristiche uniche, non esistono suoi analoghi”. Così, sorridendo in uniforme mimetica militare, Vladimir Putin ha presentato il nuovo “gioiello” dell’esercito russo.
Si chiama Burevestnik, prendendo il nome dall’uccello delle tempeste che dà il titolo a una celebre poesia rivoluzionaria di Maksim Gorkij, è ed un missile da crociera a propulsione nucleare, capace di trasportare anche testate nucleari.
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Tecnologia e annuncio che sono ovviamente preoccupanti per l’Occidente nell’ottica del conflitto in Ucraina: grazie al suo sistema di propulsione Burevestnik ha un raggio d’azione superiore a quello degli altri missili russi e, secondo quanto riferito dal Cremlino, sarebbe anche in grado di eludere i sistemi di difesa antiaerei avversari.
La “presentazione” della nuova arma russa, il missile ovviamente non è stato mostrato, è avvenuta alla presenza di Putin presso il Centro ausiliario di comando delle truppe, in una località sconosciuta per ragioni di sicurezza. Qui lo Zar, scortato dal fidato capo di Stato maggiore delle forze armate, il generale Valerij Gerasimov, ha potuto ascoltare da quest’ultimo il nuovo “gioiello” di famiglia e venire ragguagliato anche sui progressi sul fronte ucraino.
Del Burevestnik in realtà si parla ormai tempo, il missile era già stato annunciato nel 2018, mentre due anni Putin sosteneva che l’esercito avesse condotto il “test finale”. Nell’annuncio di domenica, fatto con un video di 12 minuti, Gerasimov rivela in particolare che nel test superato con successo il missile Burevestnik è rimasto in volo per 15 ore percorrendo 14mila chilometri, dunque teoricamente in grado di raggiungere gli Stati Uniti da qualsiasi punto della Russia.
Al di là dell’aspetto tecnico e militare, l’annuncio di Putin ha una valenza soprattutto politico: è infatti un messaggio a Donald Trump, che solamente a settembre aveva definito Mosca “una tigre di carta” e che sta fornendo la propria intelligence a Kiev per colpire con insistenza le raffinerie russe, e agli alleati occidentali dell’Ucraina, nell’ambito di nuovi scontri verbali dai toni durissimi.
Gli annunci di Putin sul Burevestnik hanno toccato un nervo scoperto a Washington. Trump ha infatti commentato con fastidio i test missilistici russi: il presidente degli Stati Uniti ha intimato a Putin di “far finire la guerra in Ucraina. È questo che dovrebbe fare invece di testare i missili”, ha detto parlando coi giornalisti mentre era in volo per il Giappone.