Indaga l'Fbi: oltre 30 arresti
Scandalo scommesse e poker in Nba, arrestati l’allenatore Chauncey Billups e il giocatore Terry Rozier
Sport - di Carmine Di Niro
È un terremoto con pochi precedenti quello che sconvolge in queste ore la Nba, il campionato statunitense di basket. Chauncey Billups, allenatore dei Portland Trail Blazers ed ex campione Nba nel 2004 con i Detroit Pistons, e Terry Rozier, giocatore in forza ai Miami Heat, sono stati arrestati nell’ambito di due indagini parallele legate a scommesse illegali.
La notizia arriva all’indomani dell’inizio della stagione cestistica 2025/26 negli Stati Uniti.
Il caso scommesse di Rozier
Rozier è stato fermato giovedì mattina in un hotel di Orlando, in Florida, dopo non aver giocato nell’esordio stagionale dei suoi Heat contro gli Orlando Magic. “Scary Terry”, come viene soprannominata dai tifosi la guardia degli Heat, al suo ottavo anno in Nba e che in carriera ha ha guadagnato più di 160 milioni di dollari, si era visto archiviare una indagine interna all’Nba proprio su flussi anomali di scommesse su una sua partita nel campionato 2023, quando giocava con i Charlotte Hornets. Nel corso della partita c’era stato un numero insolitamente alto di scommesse riguardanti le sue statistiche, e poco dopo lui aveva lasciato il campo per un infortunio. Sul caso era intervenuto in quel frangente l’Fbi, dopo che l’Nba aveva concluso le indagini per non avere trovato elementi a sufficienza.
L’arresto di Rozier (che nel 2018 ha anche giocato le finali di Conference con i Boston Celtics) sarebbe legato proprio a quella partita, risalente al 23 marzo 2023, quando la guardia all’epoca in forza ai Charlotte Hornets lasciò il campo dopo appena 10 minuti per un presunto infortunio al piede. Poco prima della partita, contro i New Orleans Pelicans, i bookmaker avevano segnalato un’ondata sospetta di scommesse al ribasso sulle sue statistiche individuali. In soli 46 minuti, un singolo scommettitore aveva puntato 13.759 dollari su “under” relativi a punti, rimbalzi e assist, spingendo gli operatori a bloccare le giocate. Il suo caso sarebbe anche legato all’inchiesta che ha portato alla squalifica a vita di Jontay Porter, ex giocatore Nba dei Toronto Raptors radiato per scommesse.
Secondo quanto riportato dal giornalista statunitense Brett Siegel, sarebbero quattro le franchigie Nba su cui erano basate le scommesse sotto osservazione dall’Fbi: si tratta di Charlotte Hornets (dove giocava Rozier), Los Angeles Lakers, Toronto Raptors e Portland Trail Blazers, la squadra allenata da Billups.
L’Fbi ha ora svelato che le partite “attenzionate” sono sette: Los Angeles Lakers contro Milwaukee Bucks (9 febbraio 2023); Charlotte Hornets contro New Orleans Pelicans (23 marzo 2023); Portland Trail Blazers contro Chicago Bulls (24 marzo 2023); Orlando Magic contro Cleveland Cavaliers (6 aprile 2023); Los Angeles Lakers contro Oklahoma City Thunder (15 gennaio 2024); Toronto Raptors contro Los Angeles Clippers (26 gennaio 2024); Toronto Raptors contro Sacramento Kings (20 marzo 2024).
Il ruolo delle famiglie mafiose di New York
Billups, invece, è stato arrestato in Oregon per un’inchiesta distinta ma collegata, riguardate partite illegali di poker. Billups farebbe parte di un racket gestito da “Cosa Nostra”. Sarebbero coinvolte in un sistema criminale quattro delle principali famiglie mafiose di New York: Bonanno, Genovese, Gambino e Lucchese. L’ex campione Nba, dal 2021 capo allenatore di Portland, è atteso in tribunale nella giornata odierna per la sua prima udienza.
Nell’inchiesta sul poker online illegale, secondo l’Fbi le vittime venivano “ripulite” in partite truccate che vedevano la partecipazione anche di ex atleti, come Billups, perfettamente a conoscenza della truffa. Un sistema che prevedeva l’uso di tecnologie sofisticate: dalle lenti a contatto speciali ai tavoli a raggi X per “svelare” le carte. Le famiglie mafiose coinvolte nello scandalo percepivano una percentuale dei guadagni delle partite truccate e gestivano il “recupero crediti”. In tutto, le vittime avrebbero perso oltre 7 milioni di dollari; una di loro, in particolare, ha perso oltre 1 milione di dollari.
Nell’indagine sono state coinvolte complessivamente 37 persone, di cui 13 considerati membri o associati alle famiglie mafiose Bonanno, Genovese, Gambino e Lucchese. Il procuratore Joseph Nocella ha definito l’operazione come “una delle più ampie mai condotte contro il gioco d’azzardo illegale negli Stati Uniti”, sottolineando come il sistema criminale coinvolgesse anche le quattro famiglie principali mafiose di New York già citate. Kash Patel, direttore dell’Fbi, ha parlato invece di “frode colossale, nell’ordine di decine di milioni di dollari”, sottolineando che l’indagine ha “svelato i legami tra il mondo sportivo professionistico e la criminalità organizzata”.