Il caso dei Cpr

Il Consiglio di Stato ha annullato il decreto appalti per i Cpr

Ma è davvero una buona idea pretendere e ottenere misure specifiche per la detenzione delle persone con vulnerabilità psichiatrica o comunque fragili?

Politica - di Rete No Cpr

23 Ottobre 2025 alle 14:45

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Il Consiglio di Stato ha annullato il decreto appalti per i Cpr

Il Consiglio di Stato, su ricorso di alcune associazioni, ha annullato il decreto del Ministero dell’Interno del 4 marzo 2024, cui si devono uniformare i capitolati di appalto di gestione dei vari Centri per il rimpatrio, quanto a dotazioni di personale e fornitura di servizi da parte del gestore privato scelto dalla Prefettura di riferimento. Ciò in quanto il contenuto di tale decreto non sarebbe idoneo a tutelare le persone con vulnerabilità psichiatrica o sottoposte a trattamento farmacologico (in primis le persone tossicodipendenti), anche con riferimento alla necessità di contenere atti di autolesionismo e rischi di suicidio.

La cosa ha determinato quindi la perdita di efficacia della regolamentazione di riferimento attualmente posta alla base degli appalti di gestione dei singoli Cpr, in attesa della sua sostituzione con altra che recepisca le osservazioni di cui sopra. Non possiamo non apprezzare il risultato ottenuto. Ricordiamo che la Corte Costituzionale, con la sentenza n. 96 dello scorso luglio, ha imposto una regolamentazione dell’intera materia Cpr, senza sortire al momento alcun effetto. Si è avuta notizia di qualche legale che invocando detta pronuncia abbia ottenuto il rilascio del proprio assistito, con problemi di salute. Ma è davvero una buona idea pretendere e ottenere misure specifiche per la detenzione delle persone con vulnerabilità psichiatrica o comunque fragili? Oppure, ottenere che vi sia un presidio per questi ultimi all’interno dei Cpr finirà per consacrare definitivamente la deriva manicomiale dei Cpr?

C’è il rischio concreto che con il pretesto di tale presidio venga definitivamente sdoganata la presenza – in un luogo che è tutto tranne che un luogo di cura – di persone con questo tipo di disagio, che invece lo stesso Regolamento Nazionale del 19 maggio 2022 all’art. 3 esclude che possano essere detenute in CPR: quindi, con un netto peggioramento rispetto alla situazione attuale.

di: Rete No Cpr - 23 Ottobre 2025

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