I voti del Parlamento

Israele: la Knesett approva il riconoscimento della sovranità sulla Cisgiordania e boccia l’inchiesta sul 7 ottobre

Il voto preliminare sul disegno di legge proposto dall'estrema destra, la bocciatura delle indagini avanzate dalle opposizioni. "Fallimento morale, non può esserci rinascita del Paese senza responsabilità e una vera indagine, vergogna"

Esteri - di Redazione Web

22 Ottobre 2025 alle 16:26

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The Eviatar outpost is seen in the Israeli-occupied West Bank during morning prayers calling for the legalization of the outpost and the return of the hostages held in the Gaza Strip by the Hamas militant group, Sunday, July 7, 2024. Far-right ministers in Israel’s government have said they want to legalize unauthorized outposts in the West Bank in a sweeping expansion of settlements. (AP Photo/Ohad Zwigenberg)
The Eviatar outpost is seen in the Israeli-occupied West Bank during morning prayers calling for the legalization of the outpost and the return of the hostages held in the Gaza Strip by the Hamas militant group, Sunday, July 7, 2024. Far-right ministers in Israel’s government have said they want to legalize unauthorized outposts in the West Bank in a sweeping expansion of settlements. (AP Photo/Ohad Zwigenberg)

Due decisioni importanti, nello stesso giorno, alla Knesset, il Parlamento dello Stato di Israele. Approvato un disegno di legge per applicare la sovranità israeliana sulla Cisgiordania. La Commissione di controllo, oggi stesso, ha bocciato la proposta di istituire una commissione d’inchiesta sugli attacchi di Hamas del 7 ottobre, durante i quali vennero massacrate migliaia di persone e centinaia vennero prese come ostaggi nella Striscia, che causarono la reazione militare dello Stato Ebraico.

Il disegno di legge era stato proposto dal parlamentare Avi Maoz, del partito di estrema destra Noam. La votazione preliminare, che precede le tre votazioni obbligatorie alla Knesset prima che la legge diventi legge, è stata approvata con 25 voti favorevoli e 24 contrari. A inizio settembre il premier Benjamin Netanyahu aveva firmato il piano per procedere con la costruzione della colonia che dividerà in due la Cisgiordania, l’espansione di Maale Adumin che conta oltre 3.400 nuove case, in maniera da collegarla con Gerusalemme Est.

Il progetto è chiamato E1 ed è fortemente spinto dall’estrema destra che partecipa e permette il governo di Netanyahu. La Westbank è occupata illegalmente da Israele che estende il controllo territoriale tramite le costruzione di nuove colonie. Questo collegamento con Gerusalemme est permette di interrompere la continuità territoriale dei principali centri palestinesi con la Cisgiordania. È il genere di iniziative che complica la vita quotidiana dei palestinesi, tra occupazioni e spostamenti, e che compromette la formazione di uno Stato di Palestina.

La Commissione d’inchiesta sul 7 ottobre era stata invece proposta dall’opposizione israeliana. Avrebbe permesso di indagare su quegli eventi. A votare contro la commissione i membri del comitato del Likud, il partito del premier Benjamin Netanyahu, e dei partiti ultraortodossi Shas e United Torah Judaism. L’opposizione ha definito “fallimento morale” l’esito del voto: il parlamentare democratico Efrat Rayten Marom ha addossato le responsabilità a Netanyahu, ha definito “una vergogna” l’assenza di qualsiasi rappresentate dell’ufficio del primo ministro.

Anche le famiglie delle vittime hanno stigmatizzato il voto. Reut Edri, il cui figlio Ido è stato assassinato al Festival Nova, ha affermato che “non può esserci rinascita del Paese senza responsabilità e una vera indagine”. Secondo alcuni media israeliani, il governo starebbe valutando di istituire e nominare una propria commissione per indagare su sbagli, disattenzioni, sottovalutazioni, condizioni che portarono a quegli attacchi del 7 ottobre, invece di sostenere una commissione d’inchiesta statale imparziale. Secondo i sondaggi la maggioranza dell’opinione pubblica ritiene che dovrebbe essere nominata una commissione d’inchiesta statale.

22 Ottobre 2025

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