La prima volta
Sarkozy in carcere dopo la condanna, l’ex presidente francese in una cella di isolamento alla Santè: “Verità trionferà”
Tra una piccola folla che cantava la Marsigliese, accompagnato mano nella mano dalla moglie Carla Bruni, professando nuovamente la sua innocenza. Così Nicolas Sarkozy, l’ex presidente francese, questa mattina è entrato per la prima volta nel carcere di La Santé, dove sarà rinchiuso per scontare la condanna a 5 anni per il caso del finanziamento libico della sua campagna elettorale per l’Eliseo del 2007, elezione che poi vinse al ballottaggio.
Lasciando la sua abitazione nel 16esimo arrondissement di Parigi, l’ex leader dei Repubblicani ha postato un messaggio su X dove sfoga la sua rabbia per quella che considera una condanna e una detenzione ingiusta. “Questa mattina non mettono in carcere un ex presidente della Repubblica, ma un innocente”, dichiara nel suo messaggio l’ex presidente, che denuncia di esser vittima di “uno scandalo giudiziario”, un “calvario che subisco da oltre 10 anni”. “Stamattina – si legge nel messaggio – provo un dolore profondo per la Francia, umiliata dall’espressione di una vendetta che ha portato l’odio ad un livello senza precedenti. Non ho dubbi, la verità trionferà. Ma il prezzo da pagare sarà stato enorme”.
— Nicolas Sarkozy (@NicolasSarkozy) October 21, 2025
Sarkozy che entrerà nella storia, ma dalla parte sbagliata: il 70enne ex leader gollista sarà il primo ex presidente della Repubblica dell’Unione europea ad essere rinchiuso in cella.
L’ex presidente sarà “ospite” del carcere di La Santè, riaperto nel 2019 dopo quattro anni di lavori di ristrutturazione. Pur non avendo alcuno status particolare, per Sarkozy è stata disposta una cella singola di 11 metri quadrati: non è chiaro però se verrà messo nell’ala del carcere dedicata all’isolamento o nella zona QB4, nota informalmente come “l’ala dei VIP”, destinata alle persone ritenute vulnerabili e spesso assegnata a politici o celebrità. Durante la detenzione all’ex presidente saranno concesse due visite alla settimana, comprese quelle con la moglie e i figli, ma potrà parlare con i suoi avvocati senza limiti di tempo: un telefono intercettato con alcuni numeri preregistrati gli permetterà di contattare direttamente i suoi cari.
BREAKING: Former French President Nicolas Sarkozy walks to prison
He was sentenced to five years after being found guilty of criminal conspiracy, but not guilty of receiving illegal campaign financing from the late Libyan dictator Muammar Gaddafihttps://t.co/F9BwiYGJiS pic.twitter.com/A2dWdxBnTa
— Sky News (@SkyNews) October 21, 2025
Secondo quanto riferito da più media francesi, con sé l’ex inquilino dell’Eliseo ha alcuni maglioni e una sciarpa per affrontare il freddo, oltre ad alcuni libri tra cui “Il Conte di Montecristo” di Alexandre Dumas e una biografia su Gesù di Jean-Christian Petitfils, storico e politologo francese.
Gli avvocati di Sarkozy presenteranno a breve ricorso contro la detenzione in carcere: l’ex capo dello Stato era già stato condannato due volte per corruzione, di cui una in via definitiva, ma finora gli erano sempre state concesse misure alternative al carcere come gli arresti domiciliari: ora invece è stata disposta la carcerazione, in attesa dell’inizio del processo di Appello.
Sarkozy è stato riconosciuto colpevole di aver consapevolmente permesso ai suoi colleghi Claude Gueant e Brice Hortefeux di incontrare un alto funzionario del regime di Muammar Gheddafi a Tripoli per discutere del finanziamento segreto della sua campagna presidenziale del 2007: il processo contro l’ex capo dello Stato non ha potuto però provare che i soldi provenienti dal regime libico siano stati effettivamente usati per finanziare la campagna elettorale del leader dei Repubblicani. Per la legge francese un sistema di corruzione può costituire un reato anche se non c’è stato uno scambio di denaro, o se questo scambio non può essere provato. Per lo stesso motivo però, Sarkozy è stato assolto dall’accusa di corruzione e appropriazione indebita di fondi pubblici.