Cos’è successo ad Amazon Web Services: così la piattaforma cloud AWS ha “spento” Canva, Roblox e Perplexity
Da noti videogames online come Clash Royal, Clash of Clans e Roblox, ad applicazioni di grafica online come Canva, passando per servizi di messaggistica come Signal o di IA come Perplexity, ma anche a social come Snapchat. Sono in realtà decine i siti web e piattaforme online che oggi, 20 ottobre, sono finite offline o sottoposte ad ore di malfunzionamenti a causa di un enorme down di Amazon Web Services, il servizio di cloud computing che fornisce l’infrastruttura per tantissime altre realtà online.
Disservizi iniziata quando in Italia erano le prime luci del mattino e che Aws ha iniziato a sistemare solamente intorno alle 13, riuscendo a scoprire l’origine del disastro. A provocare il problema “la risoluzione DNS dell’endpoint API DynamoDB in US-EAST-1”, con quest’ultima che indica una “regione”, ovvero la Virginia negli Stati Uniti, una delle più importanti aree operative di AWS, dove si appoggiano numerosi servizi globali per la gestione dati.
Il DNS, ovvero Domain Name System, “traduce” i nomi dei siti utilizzati dagli utenti negli equivalenti numerici degli indirizzi IP che possono essere letti e compresi dai computer. Le interruzioni del DNS possono impedire ai programmi di navigazione online, i browser, di individuare il contenuto che stanno cercando.
Dopo ore di disservizi da Amazon è stato reso noto che i sistemi sono stati di fatto ripristinati. “La maggior parte delle operazioni dei servizi Aws ora vengono eseguite normalmente. Alcune richieste potrebbero essere limitate mentre lavoriamo per la risoluzione completa”, fa sapere infatti Amazon Web Services.
Aws è il principale fornitore di tecnologia per infrastrutture cloud, rappresentando circa un terzo del mercato davanti ad altri giganti come Microsoft e Google, secondo Synergy Research. Il sito web Downdetector ha affermato che le segnalazioni degli utenti hanno segnalato problemi su siti e app popolari come Amazon, Disney+, Lyft, McDonald’s, The New York Times, Reddit, Ring, Robinhood, Snapchat, T-Mobile, United Airlines, Venmo e Verizon. Anche i siti web del governo britannico Gov.uk e HM Revenue and Customs hanno riscontrato problemi. In Italia problemi a decine di siti compresi, quello dell’Agenzia delle entrate.
Aws ha subito altre interruzioni negli ultimi anni. Un’interruzione nel 2023 aveva messo KO molti siti web per diverse ore, mentre un’interruzione più grave nel 2021 colpì siti web e servizi in tutto il mondo, comprese alcune attività di consegna di Amazon. Secondo Rob Jardin, Chief Digital Officer dell’azienda di sicurezza informatica NymVPN, “non ci sono segni che questa interruzione di Aws sia stata causata da un attacco informatico: sembra un guasto tecnico che ha colpito uno dei principali data center di Amazon”, ha spiegato all’emittente Usa Cnbc.