Oggi Zelensky a Washington

Trump-Putin, la telefonata sull’Ucraina fissa un nuovo incontro nell’Ungheria di Orban per terminare la guerra

Esteri - di Redazione

17 Ottobre 2025 alle 10:15

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Alexei Nikolsky, Sputnik, Kremlin Pool Photo via AP
Alexei Nikolsky, Sputnik, Kremlin Pool Photo via AP

L’Ungheria, il Paese guidato da Viktor Orban col pugno di ferro e quello da tempo più vicino alle istanze del Cremlino, ospiterà un faccia a faccia tra Donald Trump e Vladimir Putin.

Lo ha annunciato giovedì il presidente degli Stati Uniti al termine di una lunga telefonata avuta ieri proprio con l’omologo russo. Obiettivo dell’incontro ungherese sarà quello di mettere fine al conflitto in Ucraina, guerra che Trump aveva promesso in sede di campagna elettore di far cessare “in un giorno”.

Trump ha annunciato l’incontro con Putin su Truth, dopo aver fatto sapere anche del colloquio telefonico con il leader russo: una chiama “buona e produttiva”, tanto da spingere rappresentati di ambo le parti, tra cui il segretario di Stato Usa Marco Rubio, ad un vertice già la prossima settimana. Trump parla di “progressi”, incassa i complimenti dello zar per la pace a Gaza ma soprattutto informa di aver dedicato “molto tempo a parlare del commercio tra Russia e Stati Uniti quando la guerra con l’Ucraina sarà finita”.

Il resoconto di Trump segna un netto cambio di tono rispetto alle dichiarazioni delle ultime settimane, quando più volte si era detto “deluso da Putin”, esprimendo tutta la frustrazione per non riuscire a chiudere un accordo di pace.

Le parole di Trump erano arrivate alla viglia dell’incontro col presidente ucraino Volodymyr Zelensky fissato per oggi a Washington. Al centro della riunione anche un tema diventato di strettissima attualità e che ha generato aspre polemiche e minacce: la possibilità da parte statunitense di fornire a Kiev missili Tomahawk, che le permetterebbero di colpire obiettivi in profondità nel territorio russo. Un tema già trattato a New York a margine dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite a fine settembre.

Missili che non solo aumenterebbero notevolmente le capacità di attacco ucraine sul suolo russo, ma che andrebbero considerati un chiaro messaggio da parte Usa alla Russia, di totale supporto alla causa ucraina. Per questo dal Cremlino i fedelissimi di Putin in questi giorni hanno più volte minacciato conseguenze irreparabili in caso di fornitura Usa di missili Tomahawk all’Ucraina.

Questo fino alle telefonata di ieri tra Trump e Putin, evidentemente “distensiva”. I due leader si erano incontrati l’ultima volta nel mese di agosto in Alaska, ad Anchorage, pochi giorni prima dell’ultimo incontro alla Casa Bianca tra Trump e Zelensky, che si erano poi incontrati di nuovo a settembre a New York durante l’Assemblea generale delle Nazioni Unite.

Chi già esulta è ovviamente Viktor Orban, che aspetta Trump e Putin nel vertice che dovrebbe tenersi probabilmente entro due settimane. Budapest, ha rivendicato il leader autocratico ungherese, “è l’unico posto in Europa oggi in cui un simile incontro può aver luogo” perché l’Ungheria è “quasi l’unico Paese a favore della pace in Europa”.

Il leader ungherese ha poi ribadito la necessità che l’Ue apra dei negoziati “anche con i russi, non solo come forza ausiliaria degli americani”. “La lezione più importante per l’Europa ora – ha aggiunto – è che quello che stiamo facendo è sbagliato, è necessaria una strategia di pace e deve essere aperto un canale diplomatico“.

Inoltre Orban ha annunciato di aver sentito giovedì il presidente Usa Trump e che discuterà dei termini dell’incontro anche con Putin in una telefonata attesa nella giornata odierna.

di: Redazione - 17 Ottobre 2025

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