Scienza

Nobel per la Medicina: premiati Brunkow, Ramsdell e Sakaguchi per i loro studi sul sistema immunitario

Le scoperte delle cellule T e del gene Foxp3. “Il nostro sistema immunitario è un capolavoro evolutivo". Gli studi che hanno accresciuto la comprensione e le cure

News - di Redazione Web

6 Ottobre 2025 alle 12:31

Condividi l'articolo

FOTO DA X
FOTO DA X

Assegnato a Mary E. Brunkow, Fred Ramsdell e Shimon Sakaguchi il Premio Nobel per la Medicina 2025, premiati per i loro studi sul sistema immunitario e in particolare per la scoperta del meccanismo con cui reagisce alle infezioni, senza attaccare i tessuti dell’organismo, attraverso meccanismi di tolleranza immunitaria. “La speranza è di riuscire a trattare o guarire le malattie autoimmuni, fornire trattamenti più efficaci contro il cancro e prevenire gravi complicazioni dopo i trapianti di cellule staminali”, si legge in una nota del Premio. Le attività dei premiati hanno permesso di accrescere la comprensione sul sistema immunitario, aggiornare ed evolvere gli studi sullo stesso, intraprendere nuove cure e trattamenti per malattie tumorali, autoimmuni e per i trapianti.

“Il nostro sistema immunitario è un capolavoro evolutivo. Ogni giorno ci protegge da migliaia di virus, batteri e altri microbi diversi che tentano di invadere il nostro corpo. Senza un sistema immunitario funzionante, non sopravviveremmo”, si legge. I nomi dei tre scienziati premiati oggi sono legati ad alcune loro scoperte tra gli anni Novanta e i primi anni Dieci del nuovo millennio, in particolare a quelle delle cellule T e del gene Foxp3. Sakaguchi negli anni Novanta scoprì le cellule T, un tipo di cellula immunitaria regolatoria che protegge l’organismo da malattie autoimmuni. Brunkow e Ramsdell scoprirono il gene Foxp3, che può causare gravi malattie autoimmuni. Sakaguchi dimostrò in seguito che il gene controlla lo sviluppo delle cellule T.

 


“Una delle meraviglie del sistema immunitario è la sua capacità di identificare i patogeni e di differenziarli dalle cellule del nostro organismo. I microbi che minacciano la nostra salute non indossano un’uniforme: hanno tutti un aspetto diverso. Molti hanno anche sviluppato somiglianze con le cellule umane, come forma di mimetizzazione. Come fa quindi il sistema immunitario a tenere traccia di cosa attaccare e cosa proteggere? Perché il sistema immunitario non attacca il nostro organismo più frequentemente?”

“I ricercatori hanno creduto a lungo di conoscere la risposta a queste domande: le cellule immunitarie maturano attraverso un processo chiamato tolleranza immunitaria centrale. Tuttavia, il nostro sistema immunitario si è rivelato più complesso di quanto si pensasse”. I loro studi hanno permesso di comprendere perché non tutti gli esseri umani sviluppano gravi malattie autoimmuni. Quello di questa mattina era soltanto il primo appuntamento con i premi dell’Accademia di Svezia, si continuerà domani con i premi Nobel per la Fisica, per la Chimica mercoledì, per la Letteratura giovedì, per la Pace venerdì. Il 13 ottobre l’ultimo Premio, all’Economia. A ogni vincitore viene conferito un assegno da 11 milioni di corone svedesi, circa un milione di euro, e un diploma.

6 Ottobre 2025

Condividi l'articolo