L'omicidio di Chiara Poggi

Alberto Stasi resta in semilibertà, la Cassazione respinge il ricorso della Procura generale

Cronaca - di Redazione

1 Luglio 2025 alle 17:43

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Alberto Stasi resta in semilibertà, la Cassazione respinge il ricorso della Procura generale

Alberto Stasi potrà continuare ad usufruire di un regime di semilibertà. Lo ha stabilito la prima sezione penale della Corte di Cassazione, che ha rigettato il ricorso proposto dalla Procura generale di Milano contro l’ordinanza del 9 aprile 2025 con cui il Tribunale della Sorveglianza di Milano aveva concesso la semilibertà all’ex studente bocconiano, condannato a 16 anni di carcere per l’omicidio della ex fidanzata Chiara Poggi, uccisa la mattina del 13 agosto 2007 nella villetta di famiglia in via Pascoli a Garlasco.

La Procura generale di Milano aveva chiesto di annullare il provvedimento, con rinvio ai giudici di Sorveglianza per una nuova valutazione, in particolare per una intervista concessa al programma tv di Mediaset ‘Le Iene’ durante un permesso premio, lamentando inoltre “vizi di legittimità” nell’ordinanza con cui ad aprile gli era stato concesso il regime di detenzione più favorevole motivato col suo comportamento irreprensibile nel carcere milanese di Bollate.

La difesa di Stasi aveva sostenuto che il ricorso fosse “inammissibile” e che fosse noto a chi di dovere che Stasi, durante il permesso, avrebbe dedicato del tempo alla troupe della trasmissione tv, col servizio andato in onda a fine marzo.

L’effetto della decisione della Cassazione è che Stasi potrà continuare il suo percorso verso la libertà con un regime detentivo più “leggero”: la semilibertà gli consente infatti più libertà di movimento all’esterno dal carcere rispetto ad un più semplice permesso di uscire per lavoro.

di: Redazione - 1 Luglio 2025

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