Riparte l'inchiesta
Angela Celentano e la “pista turca”, nuove indagini sulla bimba scomparsa sul Monte Faito nel 1996: disposto esame del Dna

Nuovi accertamenti, tra cui anche l’esame del Dna, sono stati disposti dal gip di Napoli Federica Colucci nell’ambito delle ricerche di Angela Celentano, la bimba di 3 anni di cui si sono perse le tracce il 10 agosto 1996 sul Monte Faito, quando scomparve durante una gita assieme alla famiglia.
A chiedere l’esame Dna sono stati gli avvocati Luigi Ferrandino ed Enrica Visconti, legali della famiglia Celentano, nell’ambito di quella che è conosciuta coma “pista turca”. Il giudice ha chiesto inoltre che vengano sentiti i presunti testimoni turchi, in particolare un avvocato, per identificare la ragazza ritratta in una foto estrapolata da un video depositato dalla blogger Vincenza Trentinella e che per il Ros dei carabinieri sarebbe somigliante alla ricostruzione del viso di Angela.
Una svolta inattesa: la Procura di Napoli aveva chiesto l’archiviazione del caso per mancanza di prove, sollecitando più volte le autorità turche a collaborare, senza ottenere risposte.
La “pista turca” nasce dalla denuncia di una blogger italiana, Vincenza Trentinella, che indicava l’isolotto turco di Buyukada come il luogo dove si troverebbe Angela Celentano, che oggi avrebbe 32 anni. Trentinella riferì di avere acquisito informazioni da un sacerdote poi deceduto, don Augusto, il quale le disse di avere saputo da una fedele che Angela Celentano si trovava in Turchia, sull’isolotto di Buyukada, dove la bambina viveva in compagnia di un uomo che riteneva suo padre.
“Quell’uomo esiste, io l’ho incontrato con un pretesto, ha una cicatrice sul collo. E Angela vive con lui”, aveva raccontato all’epoca Trentinella, che si era anche recata sull’isola assieme a uno degli avvocati della famiglia Celentano.
La Procura di Napoli aveva però chiesto l’archiviazione del fascicolo, col gip Colucci che ha invece ritenuto necessarie ulteriori indagini per fugare ogni dubbio sulla reale identità della ragazza indicata da Trentinella.
Come riferisce l’Ansa, l’autorità giudiziaria ha chiesto l’acquisizione della foto di una delle persone con le quali la blogger sarebbe entrata in contatto sull’isola di Buyukada, atto finalizzato al riconoscimento di quella persona; altra richiesta è stata quella di ascolta un farmacista affinché venga chiarita l’identità di un altro uomo, con particolare riferimento a una cicatrice indicata dalla blogger.
Il Ros dei carabinieri ha invece ascoltato un avvocato, iscritto all’Ordine di Istanbul-Buyukada, con il quale un legale della famiglia Celentano e la blogger sono entrati in contatto in occasione di una missione sull’isolotto. Il giudice chiede che quest’avvocato venga nuovamente sentito affinché dia tutti gli elementi in suo possesso per l’identificazione della ragazza ritratta nella foto estrapolata da un video depositato della blogger.