L'episodio, la lite e la denuncia
Napoli, fuochi d’artificio in campo: danneggiato il sintetico dello stadio comunale San Gennaro alla Sanità. La Spaccanapoli Sporting: “Follia, avevamo concesso gratis la struttura”
Il comunicato stampa della società che gestisce l'impianto. I fatti accaduti domenica scorsa, 15 giugno, in occasione della finale Under 16 del campionato provinciale, tra i ragazzi dell' Ischia Calcio e Cantera Napoli. Quest'ultimo club ha anche diramato una nota per la rissa avvenuta fuori dal campo
Cronaca - di Redazione Web

Una finale di campionato provinciale under 16, disputata all’insegna del fair play e dell’agonismo sportivo, macchiata da due episodi. Stiamo parlando del match giocato la scorsa domenica, 15 giugno, a Napoli presso lo stadio San Gennaro alla Sanità, tra l’Ischia Calcio e la Cantera Napoli. Partita poi vinta dagli isolani. Come denunciato dalla società che gestisce l’impianto e che ha concesso l’uso gratuito della struttura, in occasione dell’evento, la Spaccanapoli Sporting, qualche tifoso ha lanciato dei fuochi d’artificio in campo che hanno danneggiato il manto erboso sintetico. Inoltre, vista la rissa che c’è stata fuori dal campo dopo la tanto attesa sfida, il club Cantera Napoli ha rilasciato un comunicato stampa.
Napoli, fuochi d’artificio in campo: danneggiato il sintetico dello stadio comunale San Gennaro alla Sanità
“Un solo minuto di estranea follia ed il quartiere sanità ancora una volta è ‘condannato’ senza colpa alcuna, paradossalmente per generosa ospitalità e per ostinazione alla diffusione dei principi di lealtà sportiva e di legalità. Un solo minuto di estranea follia, ieri Domenica 15/6 nello stadio comunale S. Gennaro alla Sanità gestito da SSD SPACCANAPOLI SPORTING società senza fine di lucro, totalmente lesa e danneggiata dai fatti e ‘rea’ di aver concesso in uso gratuito l’intero complesso sportivo. Un solo minuto di estranea follia che ha irrimediabilmente rovinato il terreno di gioco in erba sintetica di ultima generazione colpito dal lancio voluto di fuochi d’artificio in un riturale tribale e irresponsabile.
Il comunicato stampa della Spaccanapoli Sporting
Un solo minuto di estranea follia nella giornata di sport e amicizia magistralmente condotta dai tecnici della federazione italiana giuoco calcio. Un solo minuto di estranea follia nella finale Under 16 del campionato provinciale, dicasi Provinciale, tra i ragazzi dell’ Ischia calcio e Cantera Napoli, ennesimo triste epilogo irrispettoso del massacrante lavoro pluriennale della F.I.G.C. Campania svolto per affermare il Fair Play e la partecipazione consapevole. Un solo minuto di estranea follia, ma sufficiente per gridare a squarciagola che non ci fermeranno, che saremo al fianco delle istituzioni e delle organizzazioni sportive ancora ed ancora, senza sosta alcuna per un radicale e civile cambiamento“.
La rissa esterna al campo
“In merito alle immagini che stanno circolando relative alla rissa esterna al campo, dopo la finale Under 16 di stamattina, la CANTERA NAPOLI si dissocia e condanna le violenze documentate. Seppur scaturita da una brutta esultanza istigatoria e reiterata di un tesserato isolano, teniamo a sottolineare l’atteggiamento della società Ischia Calcio, prontamente impegnata nel redarguire il giovane ragazzo. È seguito all’interno del campo un clima di totale fair play, documentato dalle strette di mano e dagli applausi reciproci delle due squadre durante le premiazioni, magistralmente portate a termine dallo staff del Comitato Campania.
La nota stampa della Cantera Napoli
Ribadiamo la nostra distanza e ferma condanna, come fatto in apertura di comunicato, verso ogni forma di violenza. Riteniamo giusto, però, sottolineare anche il buono di una giornata che ha tanto da raccontare: gara corretta, sportività al triplice fischio, squadre riunite insieme a liberare dai rifiuti il campo e le panchine. Tutto questo non può totalmente passare in secondo piano, per pochi, seppur ignobili, minuti di parapiglia esterno al campo. Ci impegneremo, ancora più del solito, per diffondere i sani principi sportivi, mettendoci la faccia ed assumendosi come sempre le nostre responsabilità“.