Una nomina storica
Chi è Blaise Metreweli, il nuovo capo dell’Mi6: i servizi segreti britannici guidati per la prima volta in 116 da una donna

Blaise Metreweli, sarà la prima donna a guidare l’Mi6, come sono conosciuti i servizi segreti esterni britannici, in 116 anni di storia.
La 47enne attualmente a capo della divisione “Q”, responsabile di tecnologia e innovazione, succede a Sir Richard Moore, che lascerà l’incarico entro la fine dell’anno.
Metreweli, con un passato anche ai vertici dell’Mi5 (il servizio segreto interno britannico) e con grande esperienza maturata sul campo anche in Medio Oriente ed Europa, si è detta orgogliosa e onorata” della nomina. Una nomina “storica” anche per il primo ministro britannico Keir Starmer, che ha sottolineato anche come la scelta di Metreweli arriva in un momento in cui “il lavoro dell’intelligence è più vitale che mai”, con riferimento evidenti agli scenari di guerra in Ucraina e nel Medio Oriente, e con le loro ripercussioni in Europa e nel Regno Unito.
Il ministro degli Esteri David Lammy, cui spetta la supervisione dell’Mi6, ha definito Metreweli la candidata “ideale” per affrontare “l’instabilità globale e le minacce emergenti”. Anche il suo predecessore, Sir Richard, Moore ha lodato la collega come “una delle nostre menti più brillanti della tecnologia”.
Il capo dell’Mi6, noto con il codice “C”, è l’unico membro del servizio a essere identificato pubblicamente e riferisce direttamente al ministero degli Esteri. Il ruolo, ereditato dal fondatore del servizio, il capitano Mansfield Cumming, mantiene ancora oggi tradizioni come l’uso esclusivo dell’inchiostro verde.
In una analisi sulla nomina a capo dell’Mi6, la Bbc ha sottolineato le sfide senza precedenti che attendono Metreweli quando subentrerà a Richard Moore: dalla cooperazione ostile tra Russia, Cina, Iran e Corea del Nord, all’evoluzione tecnologica che impone all’Mi6 di reinventarsi in un mondo dove l’intelligence si gioca anche online e dallo spazio.