L'attacco

Austria, sparatoria in una scuola di Graz: dieci vittime, morto suicida l’ex studente autore della strage

Esteri - di Redazione

10 Giugno 2025 alle 11:18

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Austria, sparatoria in una scuola di Graz: dieci vittime, morto suicida l’ex studente autore della strage

Almeno dieci morti, tra cui sia insegnanti sia studenti, e molti feriti anche in condizioni gravi. Sono le vittime di una sparatoria avvenuta martedì 10 giugno nella scuola superiore Borg a Graz, seconda città dell’Austria dopo la capitale Vienna.

Gli spari sono stati uditi poco dopo le 10 del mattino: l’aggressore, un ex studente 22enne che si considerava vittima di bullismo, dopo aver aperto il fuoco all’interno della scuola si è ucciso. Il corpo è stato rinvenuto in un bagno, dove l’autore della strage si era rinchiuso braccato dalla polizia.

Il presunto autore della strage, che non aveva precedenti penali, avrebbe portato con sé e possedeva legalmente due armi: una pistola e un fucile da caccia che avrebbe acquistato poco prima dell’attacco. L’ex studente ha aperto il fuoco in due classi dell’istituto Borg: secondo la stampa austriaca le vittime sono quattro ragazzine di quinta elementare, una studentessa uccisa fuori dall’edificio e tre studenti di terza media.

Sul posto, l’istituto scolastico in Dreierschützengasse, nel quartiere di Lend, sono intervenute diverse squadre dell’unità speciale Cobra: le autorità di sicurezza hanno chiesto alla popolazione di evitare la zona delle operazioni. Solamente intorno alle 11:30 la polizia ha dichiarato cessato l’allarme.

Il Kronen Zeitung riferisce anche della testimonianza del marito di una insegnate, che si era barricata in classe con i suoi studenti, che aveva sentito chiaramente diversi colpi d’arma da fuoco, una ventina, esplodere all’interno dell’istituto: ai genitori degli studenti che sono riusciti a fuggire è stato permesso di vedere i propri figli, mentre gli studenti e insegnanti feriti sono stati trasportati nella vicina Helmut List Hall.

L’attacco odierno arriva a dieci giorni dal decimo anniversario della strage di Graz: il 20 giugno 2015 un uomo si lanciò a 100 chilometri all’ora contro la folla nel centro di Graz, morirono un ragazzo e una ragazza di 28 e 24 anni e un bambino di quattro. Immediato l’arresto dell’autore, un cittadino austriaco di origine bosniaca che aveva 26 anni e problemi psichici: si tolse la vita mentre era in carcere.

In seguito a quanto accaduto il cancelliere austriaco Christian Stocker, il vice Andreas Babler e il ministro degli Esteri Beate Meinl-Reisinger hanno annullato gli appuntamenti, in particolare la conferenza stampa di questa mattina per fare il punto sui “100 giorni di governo”. Insieme ad altri membri dell’esecutivo Stocker è in viaggio verso Graz.

Il governatore della Stiria, Mario Kunasek, si è detto sconvolto da quanto accaduto: “Quello che è successo oggi a Graz è incredibile. Come governatore della Stiria e come padre, sono profondamente addolorato per questo atto folle, che ha causato così tanti danni e sofferenze incredibili. I miei pensieri sono rivolti alle vittime innocenti, alle famiglie e agli insegnanti”, ha dichiarato Kunasek. La sindaca di Graz, Elke Kahr, ha parlato di una “terribile tragedia” e al Paese è arrivata la solidarietà delle istituzioni europee.

di: Redazione - 10 Giugno 2025

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