Il caso

Don Paolo Dall’Oglio trovato in Siria? Il mistero del sacerdote rapito nel 2013

Il rapimento avvenne il 29 luglio del 2013, a Raqqa, e tutto lascia immaginare che i sequestratori fossero dell’Isis. Però non c’è mai stata una conferma, né è mai stato chiesto un riscatto, e neppure sono state fornite notizie sulle sue sorti.

Cronaca - di Redazione Web

4 Giugno 2025 alle 15:00

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Foto Vincenzo Livieri – LaPresse
Foto Vincenzo Livieri – LaPresse

Dalla Siria arrivano notizie confuse secondo le quali in una fossa comune sarebbe stato trovato il cadavere di un uomo vestito con abiti religiosi. Potrebbe trattarsi di padre Paolo Dall’Oglio, 70 anni, rapito non si è mai saputo bene da chi 12 anni fa mentre si trovava clandestinamente in Siria. Il rapimento avvenne il 29 luglio del 2013, a Raqqa, e tutto lascia immaginare che i sequestratori fossero dell’Isis. Però non c’è mai stata una conferma, né è mai stato chiesto un riscatto, e neppure sono state fornite notizie sulle sue sorti.

Dall’Oglio era stato espulso dalla Siria l’anno prima, dal dittatore Assad. Ma poi era rientrato di nascosto nel paese, l’anno successivo, per varie ragioni. Una delle quali, certamente, era avviare una trattativa con l’Isis e ottenere la liberazione di alcuni prigionieri curdi. Alcune ricostruzioni del suo sequestro dicono proprio questo: che don Paolo si fosse recato in una delle sedi dell’Isis per discutere del rilascio. Commettendo probabilmente un errore sulla buonafede dei capi dell’Isis.
Dall’Oglio era romano, aveva studiato negli anni sessanta al “Massimo”, il tempio dei Gesuiti, e poi a vent’anni era entrato nella compagnia di Gesù. Aveva studiato a Roma e a Beirut e da giovane, nei primi anni 80, aveva fondato una comunità monastica cattolica in Siria.

4 Giugno 2025

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