A Napoli
Chiusa la spiaggia della Gaiola a causa di una voragine
L'annuncio della Onlus che gestisce l'area marina protetta di Posillipo. Non si conoscono né le cause del crollo, né i tempi dei lavori
Cronaca - di Andrea Aversa

Dallo scorso lunedì 26 maggio, l’area marina protetta della Gaiola a Posillipo, è chiusa. Di conseguenza è stato interdetto l’accesso alla nota spiaggetta napoletana. A comunicarlo è stata la Onlus Csi Gaiola che gestisce proprio l’area marina protetta. La causa è stata una voragine che si è aperta sui gradini che portano alla spiaggia. La notifica da parte del Comune di Napoli, Area Tutela del Territorio Servizio Gestione Emergenze e Protezione Civile, è stata disposta dopo i sopralluoghi dei Vigili del fuoco, della Polizia Locale e dei tecnici dell’acquedotto, Abc.
Perché è stata chiusa la spiaggia della Gaiola a Napoli
Nel documento è stato scritto che si è verificato uno, “…sprofondamento dei gradini di Discesa Gaiola, altezza palo luce 2390346, in prossimità di vari sottoservizi, da cui si rileva concreto pericolo per persone determinate. Trattasi dell’unico percorso pedonale che da accesso al Parco Sommerso della Gaiola il cui direttore è il dottor Maurizio Simeone. Nella zona del dissesto sono presenti, oltre a diversi sottoservizi, bagni e docce dedicati agli utenti della spiaggia. Da notizie raccolte in loco il tratto di percorso pedonale dissestato è accosto ad una proprietà privata, dalla quale è separata da un muretto. Su tale proprietà corre un canale di ruscellamento sotto cui ci dicono passi lo scolmatore del ramo basso del Collettore di Posillipo“.
Quando riaprirà la spiaggia della Gaiola a Posillipo
Ancora non sono noti i tempi di ripristino del tratto pedonale, in pratica non è chiaro quanto dureranno i lavori di messa in sicurezza della strada. E di conseguenza non si sa quando l’area marina protetta della Gaiola aprirà al pubblico. Una brutta notizia per i cittadini e i turisti che al momento sono stati privati di uno dei pochi luoghi di mare accessibili e che si trovano a Napoli. Oltre al danno la beffa, considerato che i fatti sono accaduti in prossimità dell’estate.