Il caos in Romania
Georgescu lascia la politica, l’ex candidato dell’estrema destra romena si ritira ma resta indagato per le interferenze russe

Călin Georgescu si ritira dalla politica attiva in Romania. L’esponente dell’estrema destra filorussa romena lo ha annunciato martedì a una settimana dall’esito del ballottaggio delle elezioni presidenziali, che hanno visto l’europeista Nicușor Dan ribaltare l’esito del primo turno e vincere contro il sovranista George Simion.
Quest’ultimo aveva di fatto sostituito Georgescu, ottenendo almeno in parte il suo consenso e i suoi voti, dopo che a Georgescu era stato impedito di ricandidarsi. Nel novembre 2024 l’esponente dell’ultradestra aveva infatti vinto a sorpresa il primo turno delle elezioni presidenziali, che però erano state in seguito annullate dalla Corte Costituzionale di Bucarest a seguito di una indagine che aveva fatto emergere influenze esterne russe sul voto.
Georgescu era stato anche arrestato e subito rilasciato, ma gli era stata impedita la candidatura alle elezioni-bis. Simion, leader Aur (Alleanza per l’Unione dei Romeni) alleato in Europa di Giorgia Meloni, si era quindi presentato alle presidenziali come “erede” di Georgescu, che provocatoriamente aveva schierato al suo fianco al momento del voto nel seggio elettorale, promettendo la sua nomina a primo ministro in caso di vittoria.
Nel motivare la sua scelta Georgescu, in un messaggio trasmesso dal canale Realitatea, ha parlato proprio della sconfitta di Simion, spiegando che “il movimento sovranista ha raggiunto la fine”. L’ex candidato alle presidenziali romane ha precisato che la sua scelta è “personale”, senza alcun giudizio verso chi continuerà ad “appoggiare e difendere la causa”. “D’ora in avanti sarò osservatore della situazione sociale del Paese”, ha detto, aggiungendo che tornerà alla politica solo quando “ci sarà una reale opportunità per la Romania”. L’ex candidato ha lanciato un appello alla calma, denunciando il clima di conflitto e la “depoliticizzazione” del dibattito pubblico: “Il Paese si è impoverito mentre l’attenzione si concentra su dispute irrilevanti per il benessere della società”.
A pesare sulla decisione potrebbero essere anche i guai giudiziari di Georgescu: l’esponente dell’estrema destra romena è indagato per vari reati, tra cui incitamento al rovesciamento dell’ordine costituzionale e diffusione di informazioni false.