Il trasloco

Alessandra Mussolini lascia Forza Italia, la piroetta della paladina dei diritti Lgbt+ entra nella Lega di Salvini “orbaniana”

Politica - di Redazione

20 Maggio 2025 alle 11:47

Condividi l'articolo

Alessandra Mussolini lascia Forza Italia, la piroetta della paladina dei diritti Lgbt+ entra nella Lega di Salvini “orbaniana”

L’ennesima peripezia politica di Alessandra Mussolini. La nipote del Duce, ex europarlamentare ed esponente di Forza Italia, lascia il partito berlusconiano ora guidato dal vicepremier Antonio Tajani e trasloca nella Lega di Matteo Salvini.

Mussolini passa nel Carroccio assieme a Roberto Cantiani, più volte consigliere comunale in Campidoglio. L’annuncio arriva tramite una nota della segreteria della Lega Lazio: “Nei prossimi giorni incontreranno il segretario federale Matteo Salvini per formalizzare le adesioni, insieme al segretario regionale del Lazio Davide Bordoni. Sarà anche l’occasione per scambiare opinioni, idee e fissare le prossime iniziative da portare avanti sul territorio insieme alla squadra della Lega di Roma e nel Lazio”, si legge nel comunicato del partito.

Mussolini, che ha 62 anni, ha cambiato vari partiti nella sua lunga carriera politica: aveva iniziato con il Movimento Sociale Italiano, poi era passata ad Alleanza Nazionale dopo la “svolta di Fiuggi” promossa dall’allora leader Gianfranco Fini, e infine a Forza Italia (con una breve esperienza in un partito da lei stessa fondato, Azione Sociale).

Questa ultima “piroetta” è politicamente rilevante. Nonostante il cognome “pesante” e la storica militanza nella destra, Alessandra Mussolini è altresì nota per il suo attivismo per i diritti civili, a partire da quelli della comunità Lgbt+. Non solo: la neo leghista aveva sostenuto nel recente passato la trascrizione anche dei bambini nati con la Gpa, rompendo con la sorella Rachele, protestato per la mancata nomina di Anna Paola Concia in una commissione del ministero dell’Istruzione, e accusato il governo Meloni di esser rimasto indietro sui diritti civili.

Posizioni letteralmente opposte a quelle della Lega, che col corso salviniano a suon di rosari ben in mostra anche in Parlamento ha imposto al Carroccio una “deriva ungherese” al partito, sul modello dell’omofobo primo ministro di Budapest Viktor Orban.

di: Redazione - 20 Maggio 2025

Condividi l'articolo