Voto epocale
Portogallo, le ultime elezioni segnano la fine del bipolarismo: débâcle dei Socialisti, exploit dell’estrema destra di Chega!
L’estrema destra di André Ventura riporta il miglior risultato nella sua storia, sfiorato il sorpasso a danno dei socialisti. Le incognite delle trattative del premier uscente Montenegro
Esteri - di Redazione Web

Fine del bipolarismo tradizionale, crisi del centrosinistra. Risultati che cambiano tutto il quadro del panorama politico in Portogallo, dove domenica 18 maggio si è votato per le elezioni parlamentari. Anche se primo partito è il centrodestra del ministro uscente Luís Montenegro, a riportare il risultato più eclatante è stato il partito di estrema destra Chega!, che ha sfiorato il sorpasso a danno dei Socialisti. I voti saranno riportati con precisione soltanto nei prossimi giorni, quando saranno conteggiati anche quelli espressi nei collegi all’estero che eleggono quattro deputati. La maggioranza è fissata a 116 seggi su 230.
Alleanza Democratica, il partito di centrodestra, ha sfiorato il 33%, migliorando la performance del 28,8% delle precedenti elezioni. Il risultato si tradurrebbe in un numero di seggi tra gli 86 e i 95 all’Assemblea della Repubblica, il Parlamento monocamerale di Lisbona. Partito Socialista al 23,2%, in calo rispetto al 28%. Débâcle storica del partito di sinistra che ha rischiato di diventate per la prima volta il terzo partito del Paese. Il segretario socialista Pedro Nuno Santos ha presentato le sue dimissioni. Ha ringraziato il partito e i militanti e parlato di “tempi duri e difficili per la sinistra e per il Partito socialista. L’estrema destra è cresciuta ed è diventata più aggressiva e menzognera. Bisognerà combatterla”.
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Exploit di Chega!, il partito di estrema destra che alle precedenti elezioni aveva raggiunto il 18,1%. È questo il risultato più significativo delle elezioni. Alle elezioni europee del 2024 aveva appena sfiorato il 10%. Quello di oggi è invece il miglior risultato nella storia del partito fondato nel 2019 dal leader André Ventura, ex parlamentare diventato molto noto come commentatore calcistico che si ispira al Presidente degli Stati Uniti Donald Trump e l’ex presidente del Brasile Jair Bolsonaro. Iniziativa liberale ha conquistato circa il 5%, il piccolo partito progressista Livre ha superato il 4%, la coalizione Cdu con Comunisti e Verdi il 3%, il blocco di sinistra il 2%. Astensione al 35,6%, altissima ma comunque in calo rispetto agli ultimi anni.
Il governo era caduto lo scorso marzo a causa di un voto di sfiducia sostenuto dal Partito Socialista e da Chega!. Fino a quel momento i Socialisti avevano permesso il governo di minoranza con una sorta di appoggio esterno dopo il risultato sostanzialmente in pareggio delle elezioni del 2024. Avevano voluto scongiurare un accordo di governo tra il centrodestra e l’estrema destra. L’opposizione aveva accusato Montenegro di presunti conflitti di interessi con una società privata di consulenza sulla protezione dei dati, Spinumviva.
Ventura ha dichiarato di aver “ucciso il bipolarismo”, si è detto “a un passo da poter governare” e ha reclamato un posto nel prossimo governo. Punta ormai a diventare un partito di maggioranza. Chega! si è costituito in ritardo rispetto ad altri partiti di estrema destra europei, la sua ascesa però è stata molto veloce. Si è radicato nel Sud del Paese, dove prima era dominante la sinistra. Ha condotto la sua campagna insistendo sui temi dell’immigrazione, della corruzione e della criminalità. Non è ancora chiaro come vorrà procedere Montenegro, a chi proporre un altro governo di minoranza in Parlamento. Aveva promesso anche in questa campagna elettorale, come un anno fa, che non avrebbe governato con l’estrema destra.