Città in fermento
A Napoli è febbre scudetto tra speranza e scaramanzia
Quella parola non va pronunciata ma è tanto desiderata. Tanti i rituali porta fortuna e scaccia malocchio: c'è chi prende il caffè allo stesso bar, con lo stesso barista, alla vigilia delle partite
Sport - di Andrea Aversa

A Napoli quella parola non va pronunciata. Tra le strade e i vicoli della città c’è entusiasmo ma non va manifestato. Mancano ancora “quattro passi” da fare come ha detto il tecnico Antonio Conte. E poi si capirà se i tifosi azzurri potranno esplodere di gioia per la conquista del quarto scudetto, il secondo in tre anni. Un risultato straordinario e inaspettato, soprattutto dopo l’orrenda e ultima stagione disputata dalla squadra partenopea.
A Napoli è febbre scudetto
Eppure il team di proprietà del presidente Aurelio De Laurentiis è primo in campionato, con tre punti di vantaggio sulla corazzata Inter. E i nerazzurri sono reduci da tre sconfitte consecutive, tra cui quella con il Milan nel derby della Coppa Italia, competizione dalla quale i nerazzurri sono stati eliminati. Nel mezzo, a impegnare i ragazzi di Simone Inzaghi, la sfida di ritorno di Champions League contro il Barcellona.
Speranza e scaramanzia
Ad oggi speranza e scaramanzia a Napoli stanno viaggiando di pari passo. Anche chi non crede a questi rituali, li esegue per esorcizzare un momento che potrebbe rivelarsi storico. Così c’è chi si riunisce negli stessi luoghi, con le stesse persone e siede sugli stessi posti per guardare le partite. C’è chi indossa lo stesso outfit. C’è persino chi va a prendere il caffè nello stesso bar, servito dallo stesso barista, nelle giornate di vigilia delle partite.