Servizio pubblico

Andrea Vianello, addio alla Rai con polemiche: “Messo ai margini dall’azienda per motivi politici”

Il giornalista era entrato in Rai nel 1990. "Accordo consensuale, è stato un onore e una magnifica cavalcata". La nota del cdr

News - di Redazione Web

25 Aprile 2025 alle 17:57

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Foto LaPresse/Andrea Alfano 05/09/2020 Dogliani (Italia) Cronaca Festival della TV dei nuovi media Dogliani Nella foto: Andrea Vianello Photo LaPresse/Andrea Alfano September 5, 2020 Dogliani (Italy) News TV and new media Festival Dogliani In the picture: Andrea Vianello
Foto LaPresse/Andrea Alfano 05/09/2020 Dogliani (Italia) Cronaca Festival della TV dei nuovi media Dogliani Nella foto: Andrea Vianello Photo LaPresse/Andrea Alfano September 5, 2020 Dogliani (Italy) News TV and new media Festival Dogliani In the picture: Andrea Vianello

Andrea Vianello dice addio alla Rai nel giorno della Liberazione, che è anche quello del suo compleanno. “Dopo 35 anni di vita, notizie, dirette, programmi, emozioni e esperienze incredibili, ho deciso di lasciare la ‘mia’ Rai. Accordo consensuale. Ringrazio amici e colleghi, è stato un onore e una magnifica cavalcata. Porterò sempre con me ovunque vada il senso del servizio pubblico”. E se anche si definisce “sereno” il clima dell’addio, non mancano i retroscena anche molto polemici, anche molto duri.

Vianello, classe 1961, laureato in Lettere, in Rai dal 1990 al Giornale Radio, dal 1992 redattore nella Cronaca dove diventa caposervizio, vicecaporedattore, caporedattore. Ha scritto e condotto Radio Anch’io e su Rai2 Teleanch’io. Alla televisione ha ideato e condotto diversi programmi, ha diretto e condotto Mi manda Rai3, Agorà, a gennaio 2013 è diventato direttore di Rai3. Editorialista al Tg2, vicedirettore dei RaiUno. Risale al 2019 l’ictus cerebrale che lo ha colpito, che ha ispirato anche un libro.

Dall’aprile 2024 era alle dirette dipendenze dell’amministratore delegato Giampaolo Rossi. Secondo quanto riporta Il Corriere della Sera Roma, l’azienda ha confermato che il giornalista avrebbe aderito all’incentivazione per il prepensionamento, senza nessun vincolo circa i suoi eventuali impieghi futuri. Vianello era stato spostato nel 2023 dalla direzione della Testata Rai Giornale Radio e di Rai RadioUno alla direzione generale della tv di Sanmarino. Una decisione che “gli era pesata moltissimo” secondo il quotidiano.

Il Cdr del Tg3 ha diffuso una nota, dai tratti molto duri, in cui si dichiara di apprendere “con rammarico e preoccupazione che anche Andrea Vianello è stato messo nelle condizioni di dover lasciare la Rai”. Secondo il sindacato “è l’ennesimo collega di grande livello che viene messo ai margini dall’azienda per motivi che non possiamo non definire politici, in un progressivo svuotamento di identità”.

Per Roberto Natale, Consigliere di Amministrazione Rai, “l’uscita anticipata di Andrea Vianello è una notizia amara per chiunque abbia a cuore il servizio pubblico. Del giornalismo Rai – del quale era entrato a far parte vincendo la stessa selezione praticanti di Ilaria Alpi – Vianello è stato per tanti anni un importante riferimento, e certamente avrebbe potuto continuare a dare anche adesso il suo apporto se gli fosse stata offerta una nuova collocazione idonea, come l’azienda in questi stessi mesi in casi analoghi ha dimostrato di saper fare”.

”Lasciare andare via figure che hanno concorso a dare autorevolezza al servizio pubblico è una scelta autolesionistica, che contraddice l’impegno preso di recente all’unanimità dal Consiglio di Amministrazione: recuperare la forte identità, soprattutto di alcuni canali, che nelle ultime stagioni si è indebolita a favore di competitor, nuovi e tradizionali, che hanno saputo intercettare il bisogno del pubblico ricostruendo altrove un posizionamento non più percepito in casa Rai”.

25 Aprile 2025

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