Un nuovo caso Scurati

Di Pietrantonio “censurata” dalla Rai, niente monologo tv per aver annunciato il voto a sinistra in Abruzzo

Politica - di Redazione

4 Ottobre 2024 alle 17:47 - Ultimo agg. 4 Ottobre 2024 alle 18:45

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Di Pietrantonio “censurata” dalla Rai, niente monologo tv per aver annunciato il voto a sinistra in Abruzzo

Dopo il caso Scurati, altre polemiche si abbattono sulla Rai turbo-meloniana. Questa volta l’accusa di censura arriva dalla scrittrice Donatella Di Pietrantonio, vincitrice lo scorso luglio del Premio Strega.

Di “censura” parla apertamente la stessa scrittrice, autrice tra le altre cose di “L’età fragile” e “L’Arminuta”. Lo fa in una intervista concessa a Il Centro, il quotidiano abruzzese diretto da Luca Telese.

La “censura” di Di Pietrantonio

Al giornalista racconta dell’amarezza per la scelta della Rai di cancellare il monologo che Di Pietrantonio aveva scritto per il programma “Che sarà” sulla sua regione, l’Abruzzo.

“Doveva andare in onda – racconta la scrittrice -. Era il sabato prima del voto per le regionali (il voto in Abruzzo si è tenuto il 10 marzo 2024, ndr). In una lunga intervista a la Repubblica, fra le altre cose dico che voterò per il candidato del campo largo, Luciano D’Amico”. Per questo la tv pubblica “chiama la casa editrice, neanche me, e dicono: “Siccome la Di Pietrantonio si è schierata, per la par condicio la dobbiamo sospendere”. Ma “la cosa brutta”, aggiunge la scrittrice, è che il monologo non è mai andato in onda, neanche dopo il voto nella regione: “Io ancora non ho capito perché, visto che sono passati sette mesi”.

PD all’attacco

Una vicenda che ha spinto il Partito Democratico ad annunciare un’interrogazione parlamentare, come reso noto dal tesoriere e senatore Dem Michele Fina.

Per Sandro Ruotolo, europarlamentare e responsabile Informazione nella segreteria nazionale del partito, quello capitato a Di Pietrantonoio “è oltre la censura. I vertici di viale Mazzini entrano a gamba tesa nella libertà di esprimersi di una scrittrice che nel monologo televisivo di ben altro parlava. Non siamo nel Medioevo ma siamo nell’epoca di Telemeloni dove o la pensi come la presidente del Consiglio o, anche se sei un Premio Strega, non hai il diritto di parola”.

di: Redazione - 4 Ottobre 2024

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